“Ragusa 72, la sottile linea nera” – A Liolà riemerge il caso Spampinato, ferita mai rimarginata

Cinquant’anni dopo, una voce torna a chiedere giustizia. Un nome, Giovanni Spampinato, un caso di cronaca che ancora oggi brucia come brace sotto la cenere dell’oblio. Venerdì 1 agosto, alle ore 21.30 presso il Giardino delle suore del Sacro Cuore (ingresso da via Augusta, Marina di Ragusa), la rassegna culturale Liolà propone uno degli appuntamenti più intensi della sua quinta edizione: “Ragusa 72, la sottile linea nera”, dedicato al giornalista ragusano assassinato nel 1972.

Promosso dalla Pro Loco Mazzarelli con il sostegno del Comune di Ragusa, l’incontro vedrà Carmelo Schininà – giornalista e autore di diverse inchieste sul caso – dialogare con Vincenzo Cascone, Salvatore Spampinato e con il medico legale Giuseppe Iuvara, la cui perizia potrebbe aprire nuovi scenari sul caso.

“La verità giudiziaria di 50 anni fa è lontana da quella storica – afferma Schininà – e i documenti che ho pubblicato negli ultimi due anni offrono una prospettiva completamente diversa, ignorata fino ad oggi. L’omicidio di Spampinato è stato ridotto a fatto privato, ma è una grande storia italiana, come quella di Peppino Impastato.”

Giovanni Spampinato fu ucciso perché indagava sui legami tra neofascismo, mafia e criminalità locale. Una morte frettolosa, derubricata troppo presto, liquidata come tragico errore, mentre il tessuto sociale ragusano – la cosiddetta “provincia babba” – assisteva in silenzio. Un silenzio colpevole, quello della società civile, che oggi inizia a incrinarsi.

“Questa storia è uno schiaffo in pieno viso – dichiarano Caterina Giardina, Elide Poscia e Cecilia Tumino, ideatrici di Liolà – un richiamo alla coscienza collettiva. Riaprire il caso significa anche riaprire il confronto, guardare con lucidità e responsabilità a un pezzo rimosso della nostra storia.”

Con la perizia medico-legale del dott. Iuvara come possibile chiave di svolta, e il rinnovato interesse giornalistico, l’incontro di Liolà non è solo un evento culturale: è un atto di resistenza civile, un richiamo forte alla verità e alla giustizia.

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