Abusi edilizi, Modica doppia Ragusa nei numeri

Se l’abusivismo edilizio in Sicilia rimane una piaga difficile da abbattere, Ragusa è la penultima provincia per numero totale di immobili o parti di essi che andrebbero demoliti, perché non ancora in regola. Sono i dati, aggiornati al 30 marzo scorso, forniti dal Sistema informativo abusivismo del dipartimento Urbanistica dell’assessorato regionale Territorio e ambiente.
Nella zona iblea sono 1.257 gli abusi totali, mentre il volume totale degli abusi è di 340.501,77 metri cubi, pari al 4,64% degli abusi in tutta l’Isola.

Secondo il monitoraggio ufficiale, Modica è il comune ragusano con il più alto numero di abusi edilizi esistenti: 364. Seguono Scicli (279), Ragusa (162) e Pozzallo (129), Ispica (85) e Vittoria (60). Giarratana registra soltanto 4 immobili abusivi. Di conseguenza, il volume totale degli abusi a Modica supera i 108mila metri cubi, a Scicli si ferma a circa 56mila m3.

Le curiosità, nel bene e nel male. Fra i monti iblei c’è un comune virtuoso. È il piccolo Buccheri, nel siracusano, dove non esiste nemmeno una tegola fuori posto. Nella terra degli scempi, è lì l’esempio per tutti.
Non va bene, invece, a Termini Imerese (Pa). È qui l’immobile la cui sentenza di demolizione è più antica, addirittura di trent’anni fa esatti.

Sono quasi 32mila gli abusi edilizi censiti in Sicilia, oltre cinquemila ordini di demolizione firmati dalle Procure, ma appena un quinto sono stati eseguiti. Le Procure sembrano avere le mani legate nel far demolire gli abusi edilizi agli enti locali se il proprietario rifiuta di farlo. La procedura prevede tempi lunghissimi, deve fare i conti con la volontà delle amministrazioni locali di chiedere i fondi, ordinare perizie, preventivi, contattare ditte in regola con i certificati antimafia. La quasi totalità delle pratiche di demolizione evase riguarda infatti autodemolizioni da parte del proprietario o sanatorie portate a termine.

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