LA GRAVE SITUAZIONE DEL TRASPORTO FERROVIARIO IN PROVINCIA DI RAGUSA

Ill.mo Sig. Ministro,
questa mia lettera aperta, che mi permetto di inviare agli Organi di Stampa, ha per oggetto la triste e incancrenita condizione del trasporto ferroviario nella provincia più meridionale della Nazione. Inopinatamente, con una decisione inopportuna e devastante, i vertici regionali di TrenItalia hanno soppresso le corse del fine settimana in tutta l’area del Sud-Est della Sicilia che comprende in toto la provincia di Ragusa. E’, questa decisione, l’ennesimo atto concreto che porta allo smantellamento della tratta ferroviaria in provincia di Ragusa. Alle rassicurazioni verbali da parte di TreniItalia alle rappresentanze Istituzionali del nostro Territorio, circa una sbandierata volontà di potenziamento della tratta,seguono senza sosta gli atti che vanno in direzione opposta, cioè verso la definitiva dismissione della rete ferroviaria nella nostra area geografica. Al danno si aggiunge la beffa visto che non sono state previste corse sostitutive via autobus e visto che i chilometri-treno risparmiati andranno ad incrementare il traffico sulla tratta Messina-Catania.
Sig. Ministro, l’Italia non finisce a Catania ed è per questo che speriamo nel Suo autorevole e risolutivo intervento per ripristinare lo stato precedente alla decisione e per stimolare le ferrovie a predisporre un serio piano di rilancio della linea nella nostra provincia, costruita da Mussolini negli anni ’30 del secolo scorso e mai più ammodernata.
La Sua sensibilità La porterà di certo a comprendere che questo territorio non può subire l’ennesima rapina che impoverisce in prospettiva la dotazione infrastrutturale minima a nostra disposizione, visto che proprio la provincia di Ragusa è l’unica provincia della Nazione a non avere neanche un centimetro di autostrada. L’economia effervescente e laboriosa della nostra provincia dimostrata dai dati ISTAT sulla produzione di PIL, sul tasso di disoccupazione e sul rapporto nascita-morte delle partite IVA, non merita questa ennesima mortificazione. Il nostro popolo è abituato da secoli a sopportare gli abusi e gli scippi che i conquistatori, i più diversi, hanno da sempre perpetrato ai nostri danni. Siamo gente abituata a lavorare anche in condizioni da terzo mondo, ma è davvero drammatico comprendere di essere l’ultima provincia dell’Impero. Confidiamo nella Sua visione complessiva di una Nazione moderna che offre alternative valide all’unico trasporto possibile nel nostro territorio le cui merci e prodotti viaggiano quasi esclusivamente su trasporto gommato.
Ill.mo Sig. Ministro raccolga la denunzia che interpreto a nome di un intera provincia e intervenga in modo decisivo in favore di questa popolazione e di questo territorio difendendone le già misere infrastrutture disponibili.
Il Vicepresidente del Consiglio della Provincia Regionale di Ragusa
Sebastiano Failla

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