L’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa ha recentemente reso operativa una TAC di ultima generazione nel reparto di Radiologia, a seguito dell’esito positivo dei collaudi. Questo investimento è stato realizzato dall’ASP nell’ambito dell’Accordo quadro Consip, e rientra nella missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), specificamente nella componente ‘Grandi Apparecchiature’. Questo sviluppo […]
IN UN RAID AEREO DELLA NATO UCCISO UN FIGLIO DI GHEDDAFI
01 Mag 2011 08:10
La temuta escalation della guerra di Libia si sta verificando. Dopo le dichiarazioni di ieri di Gheddafi che esporterà la il conflitto in Europa e principalmente in Italia la situazione si complica enormemente anche a causa dell’uccisione, a seguito di un bombardamento degli Aerei della nato in una villa a Tripoli, di uno dei figli del Colonnello e tre nipotini, che ha acceso ancora di più l’ira del Rais nei confronto della Coalizione e dell’Italia che lo avrebbe tradito più degli altri Paesi dopo averlo osannato persino con i baciamano.
Insomma il conflitto sta prendendo la piega brutta che si temeva ed ora sarà sempre più difficile ottenere un accordo per un “cessate il fuoco” bilaterale e un allontanamento di Gheddafi dalla Libia per ricominciare nel Paese arabo una nuova stagione democratica. L’Italia è il paese più esposto di tutto il Mediterraneo per diversi motivi: è intanto il più vicino alla Libia, ha il più alto numero di profughi libici dove possono essere infiltrati terroristi, è il più odiato da Gheddafi il quale dopo avergli promesso milioni e milioni di euro per “risarcimento danni” dovuto all’epoca coloniale, ci considera ora nel suo obiettivo e che non ha fatto misteri per farcela pagare, come avvenne quando lanciò due missili su Lampedusa che per fortuna non arrivarono a destinazione perché i Russi gli avevano dato quelli a corta gittata.
L’odio di Gheddafi nei confronti dell’Italia risale al lontano 1956 quando il colonnello, non ancora al potere, lavorava a Ragusa come saldatore alla Gulf Oil Company che aveva cercato e trovato il petrolio nei giacimenti ragusani e poi, dopo che la società americana li aveva sfruttati per un bel po’, se ne era sbarazzato cedendoli alla Somicem, e parlava con i colleghi italiani di risentimenti verso chi li aveva colonializzati.
Ci sono tutti gli ingredienti per pigliarsela con noi e purtroppo lo farà perché nella sua follia, non riesce a capire che il nostro ruolo in questa guerra è stato prima marginale ed ora stupidamente da imitazione di altri Paesi Europei (che non vogliono profughi ma il petrolio e sparano missili contro di lui) dopo avergli dato la sensazione che era sempre un nostro amico e che non lo avremmo mai attaccato militarmente ma dato solo copertura e sicurezza radar agli aerei della coalizione e della Nato e partecipato solo a missioni umanitarie
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