387 milioni per la Ragusa-Catania dalla Regione. Giallo sul Cipe che salta a gennaio

387,2 milioni per realizzare l’autostrada Ragusa-Catania. Sborsati dalla Regione che dunque avrebbe così copertura
per essere realizzata in versione “pubblica” (diciamo così) e con Nello Musumeci commissario straordinario con i poteri dello “sblocca-cantieri”.

Ma, nel frattempo, il Cipe in programma giovedì 19 dicembre, per deliberare il via libera all’opera, slitta a gennaio
per quelle che a Roma definiscono «questioni di tempi tecnici». E così ci troviamo da un lato Giancarlo Cancelleri esultante per aver “Sciolto tutti i nodi”, mancherebbe solo il Cipe. Dall’altra però, in un’intervista rilasciata al giornalista Mario Barresi del quotidiano La Sicilia dall’assessore Marco Falcone, il freno e il gelo: «Non c’è alcuna intesa con la Regione, non so su quali basi il viceministro si sia spinto nell’annuncio». Il punto è questo: perchè mai Conte aveva assicurato fondi statali che invece Regione Sicilia dovrebbe anticipare?

Cos’è cambiato in appena una settimana? Decisivo è stato un vertice, mercoledì notte, presieduto da Musumeci
appena tornato dalla missione istituzionale in Usa. A confronto con l’assessore alle Infrastrutture e con i dirigenti,
il governatore ha dato il via libera: oltre ai 217 milioni già investiti, 387.256.758 euro aggiuntivi la Ragusa- Catania, distogliendoli da opere finanziate ma molto indietro su progettazione e iter di Anas. Lo Stato, finora, ha messo sul piatto 149 milioni di cofinanziamento per l’autostrada concepita in project financing con una concessionaria privata, la Sarc del gruppo Bonsignore, alla quale dovrà essere rimborsato (40 milioni la stima dell’Ordine degli ingegneri di Roma) il costo del progetto definitivo. «Se c’è da fare un altro sforzo per dare una svolta a una delle opere più attese dai siciliani, lo facciamo. Confidiamo – questo il ragionamento do Palazzo d’Orléans – che il governo sia di parola e ci restituisca questi fondi da utilizzare per altre opere dell’Isola».

Su proposta proprio del viceministro grillino il governatore sarà nominato commissario straordinario della Ragusa-
Catania, con i poteri dello “sblocca cantieri”: avrà funzioni di stazione appaltante e potrà sostituirsi a ogni autorizzazione, parere o visto necessari all’avvio e alla prosecuzione dei lavori. «In questo modo – dettaglia Falcone – si potrebbe accelerare il cronoprogramma dell’opera: fra 20 e 24 mesi, dopo l’eventuale via libera del Cipe, per aprire di fatto il cantiere».
Cancelleri resta ottimista e al quotidiano La Sicilia dice: «Ci siamo quasi, il grande lavoro di squadra sta avendo i suoi frutti». E rassicura la Regione sui fondi anticipati: «C’è l’impegno di Conte, la Ragusa- Catania si farà con fondi statali. E le risorse saranno restituiti con la programmazione 2020».

Ma ieri sera, colpo di scena, il programma è cambiato: slitta tutto a gennaio. «Questioni di tempi tecnici relativi al comitato di sorveglianza», dicono al Mit. Precisando: «Abbiamo scelto di non correre e di fare le cose con più calma ma meglio».

Tanto il territorio di Ragusa può continuare ad aspettare !

 

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