VULNERABILITÀ SISMICA NEL CENTRO STORICO DI RAGUSA

Un importante momento di confronto. Su un argomento di scottante attualità. E rispetto al quale occorre individuare delle strategie ben precise di pianificazione. E’ questo il senso del convegno promosso per venerdì 21 marzo, a partire dalle 18, dalla Cna territoriale di Ragusa. “Vulnerabilità sismica: Ragusa e il suo centro storico. Soluzioni possibili” è il tema dell’appuntamento che vedrà tra i presenti, per gli interventi, anche il sindaco Federico Piccitto e la soprintendente Rosalba Panvini. “Abbiamo pensato di promuovere un incontro del genere – spiega il presidente della Cna territoriale di Ragusa, Giorgio Biazzo – perché è fondamentale affrontare, una volta per tutte, questa tematica che, rispetto anche alla necessità di comprendere nel dettaglio le caratteristiche del piano di emergenza comunale, faccia capire se ed in che modo le piccole e medie imprese artigianali della nostra zona possono essere interessate. E’, prima di tutto, un discorso legato alla sicurezza soprattutto in un territorio come il nostro con un elevato indice sismico. Ma non dobbiamo sottacere il fatto che può anche diventare una concreta occasione di crescita economica considerando le varie tipologie di intervento che si renderebbero necessarie”. Tra gli interventi programmati quello di Marcello Dimartino della Protezione civile del Comune di Ragusa che illustrerà la componente del rischio sismico del piano di emergenza comunale. Ivo Caliò, docente del dipartimento Ingegneria civile e ambientale dell’Università di Catania, si occuperà, invece, de “Gli edifici ed il terremoto: alcune riflessioni sul centro storico di Ragusa”. Interverranno anche Giorgio Battaglia della Soprintendenza e l’assessore ai Centri storici del Comune, Giuseppe Dimartino. “Sono stati invitati ad intervenire – dice la responsabile organizzativa della Cna di Ragusa, Antonella Caldarera – anche  i rappresentanti del Dipartimento regionale della Protezione civile e i rappresentanti degli ordini professionali della nostra area. Riteniamo che confrontarsi a più voci su questa delicata questione sia di fondamentale importanza per capire la natura e la strategia degli interventi eventualmente da effettuare”.

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