Voto ex province, di nuovo un rinvio. Musumeci va sotto all’Ars

Il governo Musumeci va sotto all’Ars sul disegno di legge che rinvia le elezioni nelle ex Province, originariamente previste per il 22 gennaio 2022. Passa anche l’emendamento proposto dalla deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Gianina Ciancio, che introduce una novità nell’assetto dei Liberi Consorzi e delle Città metropolitane nell’attesa delle elezioni.

Contrari il governo, presente in Aula con l’assessore al territorio Toto Cordaro, e Diventerà bellissima, formazione politica fondata dal governatore Nello Musumeci, ma alla fine il rinvio passa. La necessità di rimettere mano al nodo delle ex Province era nata da una sentenza della Corte costituzionale che aveva decretato l’illegittimità della legge Delrio che prevedeva la coincidenza del sindaco metropolitano con il sindaco del Comune capoluogo della Città metropolitana.

“Si tratta chiaramente di un regime transitorio – commenta Ciancio – ma che copre un vuoto lasciato dal governo, finora incapace di proporre una soluzione mediata con la maggioranza”. Passa anche l’emendamento a firma del capogruppo pd Giuseppe Lupo, che prevede di insediare entro 30 giorni dall’entrata in vigore della nuova legge le assemblee dei Liberi consorzi e le conferenze metropolitane di cui sono componenti tutti i sindaci facenti parte delle nove circoscrizioni provinciali.

“L’insediamento delle assemblee dei sindaci, nelle more della riforma resasi necessaria alla luce della recente sentenza della corte costituzionale, – commenta Lupo – consentirà ai primi cittadini la partecipazione diretta al governo delle ex province”.

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