Voleva estorcere al parroco della cattedrale 700 euro: perizia psichiatrica per imputato

Una serie di reati e di controlli medici che ne hanno già in passato certificato il vizio di mente. Udienza davanti al giudice monocratico venerdì mattina per il pluripregiudicato 31enne arrestato dai carabinieri lo scorso 3 giugno in flagranza di reato mentre tentava di estorcere circa 700 euro al parroco della cattedrale di San Giovanni di Ragusa.

Al rifiuto del parroco era andato in escandescenze, erano stati chiamati i carabinieri che avevano assistito all’ultima parte della ‘lite’ e alle minacce al religioso e lo avevano arrestato. L’uomo dopo la convalida è rimasto in carcere. Il suo difensore ha richiesto venerdì al giudice monocratico una perizia psichiatrica preliminare, richiesta a cui non si è opposta la pubblica accusa e che il giudice ha accolto. Il 31 enne il 3 giugno aveva agito mentre era in regime di libertà vigilata e in attesa di essere già associato ad una Rems (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, strutture che ospitano autori di reati affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi) per precedenti procedimenti. In comunità, prima di allontanarsi, c’era già stato per 6 mesi.

In aula la lunga storia di disagio ripercorsa attraverso perizie psichiatriche che già avevano già accertato nel passato il suo vizio di mente e altri due procedimenti ancora aperti, per violenza privata e violazione di domicilio euno per maltrattamenti e tentata estorsione al padre. L’ultima perizia però risale al 2023. L’avvocato dell’imputato ha informato il Tribunale che in questi giorni il 31enne è stato visitato in carcere da un professionista che sta stilando la perizia psichiatrica proprio per uno di questi procedimenti e il giudice ha inteso sentire, la prossima udienza, che ha fissato a luglio, lo stesso professionista affinché riferisca sullo stato mentale dell’uomo, sulla sua capacità di intendere e volere e di partecipare a un eventuale processo e sulla sua pericolosità sociale.

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