VITTORIA, MARITO CON MOGLIE, MADRE E SORELLA A FARE SHOPPING (E RUBARE TELEFONINI)

A Vittoria accade che il titolare di un negozio di telefonia mobile richiede al centralino del Commissariato l’intervento di una Volante perché ha subito il furto di due telefonini esposti in vetrina. Gli agenti vanno sul posto ed accertano che il proprietario del negozio non ha assistito alla sottrazione dei cellulari, ma si è accorto che mancano due telefoni che teneva in esposizione su due distinte vetrine del negozio. Dopo, visiona le immagini del circuito di videosorveglianza interno e nota che alcune persone “potenziali clienti” che poco prima avevano visitato il negozio erano i soggetti che materialmente si erano impossessate degli apparecchi. 

I poliziotti guardano le immagini e constatano che in effetti quattro persone erano state presenti in negozio circa venti minuti prima del loro arrivo e in particolare una ragazzina, che aveva agito in concorso con altre due donne ed un uomo che si erano occupati di coprire i suoi movimenti e vigilato che nessuno si accorgesse di quanto stava commettendo, aveva prelevato prima uno, poi l’altro telefonino occultandone uno dentro la propria borsa e consegnando l’altro al soggetto di sesso maschile che venuto in possesso dell’apparecchio si allontanava immediatamente dal negozio.

L’intuito e l’esperienza dei poliziotti però consentiva subito di riconoscere quest’ultimo soggetto per un pregiudicato vittoriese che immediatamente veniva ricercato presso il suo domicilio dove, poco dopo, giungeva il quartetto che aveva agito in negozio indossante ancora il medesimo abbigliamento.

Dopo una iniziale reticenza madre e figlia ammettevano dell’avvenuta sottrazione dei due telefoni cellulari tanto che li prelevavano dalle borse che avevano e li consegnavano agli agenti.

Tutto il nucleo familiare veniva denunciato per il reato di furto in concorso, mentre i cellulari erano restituiti al proprietario.

La ragazza che si impossessava dei telefoni è una minorenne ed è stata segnalata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni.

 

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