Lo studio ha impegnato i ricercatori della Nottingham Trend University con la dottoressa Sara Curtis che ha spiegato come cogliere i primi sintomi di una malattia che impegna pazienti e famiglie in un lento declino cognitivo fino all’annullamento mentale della persona. Gli studiosi hanno rilevato che dapprima di segnali di un’Alzheimer o di altre forme […]
Due sbarchi e decine di persone salvate a Pozzallo
13 Dic 2024 10:59
Due sbarchi nel mare siciliano. Alle 13 a Pozzallo la nave ong Louise Michael. Ha messo in salvo 35 migranti da un barchino in difficoltà.
A bordo ci sono anche 4 donne e 5 minori. La nave che sinoccupa di soccorso in mare è finanziata dall’artista inglese Banksy. Già allertato il dispositivo di accoglienza coordinato dalla Prefettura.
AGGIORNAMENTO: OPERAZIONI CONCLUSE ALLE 14,40
Il barchino sul quale viaggiavano le 35 persone messe in salvo dalla nave ong Louise Michel era partito da Misurata ed era in navigazione da due giorni, prima che venisse raggiunto dalla nave finanziata dall’artista inglese Banksy. Una volta ormeggiata al porto assegnato di Pozzallo, dalla nave sono scesi dopo i controlli medici a bordo effettuati dal team Usmaf – l’ufficio di sanità marittima – coordinato dal medico, Vincenzo Morello, 19 uomini adulti e 12 minori maschi, oltre a 4 donne. Diversi i casi di scabbia riscontrati; per un bambino un ascesso dentale e alcuni adulti con delle patologie da tenere sotto controllo. Tutti sono stati trasferiti all’hot spot di Pozzallo. In tarda mattinata una motovedetta della Guardia costiera ha mollato gli ormeggi da Pozzallo per dirigersi a 60 miglia dalle coste siciliane dove sarebbe stata segnalata un’altra imbarcazione in difficoltà.
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 18.30
Pomeriggio impegnativo a Pozzallo; intorno alle 17,40 la motovedetta cp 325 è rientrata in porto. Aveva mollato gli ormeggi in tarda mattinata per cercare un barchino in difficoltà. Una volta raggiunto, a circa 55 miglia dalle coste siciliane, i militari della Guardia costiera hanno tratto in salvo 35 persone, tutte originarie del Bangladesh. Una volta sbarcate, le persone – tutti uomini di età adulta -, e in condizioni di ipotermia, sono state immediatamente trasferite all’hot spot dove sono stati loro forniti vestiti asciutti e un pasto caldo per riprendersi dal freddo intenso patito.
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