VITTORIA: ISTITUIRE SECONDA POSTAZIONE CON MEDICO-RIANIMATORE A BORDO

Nei giorni scorsi il Pd ha emanato un comunicato dove denunciava ancora una volta l’insufficienza del servizio 118 nel territorio vittoriese, aggravata dal fatto che si opera senza medico a bordo e quindi non si è in grado di gestire a dovere le emergenze. E non si capisce perché Ragusa e Modica possiedono tre postazioni (di cui una medicalizzata) contro l’unica di Vittoria senza medico.

Una disparità di trattamento da parte della Regione Sicilia che gestisce il 118: come dire un ragusano può essere salvato da un infarto o altre patologie acute che richiedono una terapia urgentissima in loco ed un vittoriese no. Inoltre non si tiene conto del fatto che la postazione vittoriese copre un territorio vastissimo poiché l’economia è basata essenzialmente sull’agricoltura e quindi l’ambulanza deve spesso raggiungere anche le campagne. 

Qualche giorno fa i media si sono occupati del caso di un anziano che, colto da malore, ha dovuto aspettare parecchio tempo prima dell’arrivo dei sanitari, impegnati in quel momento a prestare soccorso dall’altra parte della città. Questa è la situazione dell’emergenza sanitaria in un territorio certamente molto più grande del suo capoluogo, dove l’unica postazione in oggetto deve gestire qualcosa come quasi duecento chiamate al mese, di cui 40 con codice rosso. Queste sono le vere emergenze sanitarie, non lo spostamento di un reparto da un presidio all’altro, poco conta se la cataratta viene trattata a Comiso che dista solo sei chilometri magari in un ospedale più accogliente, organizzato e con sale operatorie all’avanguardia.

Pertanto il Pd di Vittoria invita i deputati regionali ad intervenire al fine di ottenere dall’assessore Massimo Russo  un’altra postazione del 118 con medico rianimatore a bordo. Se non si avranno risposte certe, avvieremo una mobilitazione generale partendo da una petizione popolare che avrà inizio in occasione della festa del Pd che si terra nei prossimi giorni e che sfocerà in altre iniziative, anche clamorose se sarà necessario. (i.c.)

 

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