Restaurato il casolare “Peppino Impastato” a Cinisi

Il restauro e la restituzione alla comunità del casolare “Peppino Impastato” a Cinisi rappresentano un importante passo nella conservazione della memoria e nella lotta alla criminalità. Un sito che ha soprattutto un valore simbolico e sarà affidato alle associazioni locali impegnate nella promozione della legalità e della memoria.

La presenza delle autorità civili e militari, insieme ai familiari di Peppino Impastato e agli studenti, ha reso l’evento significativo e toccante. Il presidente della Regione ha anche avuto l’occasione di dialogare con gli studenti, incoraggiandoli a praticare la legalità nella vita quotidiana e invitandoli a visitare Palazzo d’Orléans.

IL PROGETTO

Il progetto di recupero dell’immobile, redatto dalla Soprintendenza dei beni culturali di Palermo e finanziato con risorse del Fondo di sviluppo e coesione, ha permesso di preservare un luogo di grande valore storico e simbolico. I lavori, eseguiti dall’impresa palermitana Scancarello, hanno riguardato il consolidamento della struttura, la pulitura e l’integrazione delle pavimentazioni, la revisione delle coperture e altri interventi mirati al recupero e alla valorizzazione del sito.

Particolare attenzione è stata dedicata alla stalla, dove è stato scelto di realizzare un parallelepipedo in policarbonato trasparente al posto della seduta in pietra, mantenendo però simbolicamente le tracce di sangue presenti sulla superficie, al fine di “cristallizzare l’assenza”.

Questo intervento non solo ha restituito dignità al casolare di Peppino Impastato, ma lo ha trasformato in uno spazio aperto ai cittadini e inserito nel percorso della memoria dedicato alle vittime di mafia.

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