Vito D’Antona: Abbate usa torni sarcastici ma la situazione finanziaria a Modica resta grave

“Il tono sarcastico che Abbate ha utilizzato nei confronti del consigliere Medica, e prima ancora nei confronti della consigliera Castello, su questioni che riguardano la gestione finanziaria del Comune, oltre che offensivo e fuori luogo, dimostra ancora una volta il tentativo di spostare l’attenzione ed occultare i veri problemi tuttora irrisolti”.

E’ così che Vito D’Antona, di Sinistra Italiana, già consigliere comunale a Modica, inizia la sua nota diffusa alla stampa.

“Abbate,  dice D’Antona, usando con sempre più frequenza frasi estranee ad un rapporto di rispetto istituzionale nei confronti dei suoi interlocutori, vorrebbe fare passare il messaggio che non potrà mai succedere che il bilancio possa essere presentato in ritardo e che addirittura il Comune di Modica non potrà mai essere commissariato.

Gli ricordiamo quello che è avvenuto nei sei anni della sua amministrazione: su sei bilanci di previsione quattro in ritardo, per due anni il Comune commissariato (2016 e 2017); cinque conti consuntivi tutti fuori termine e tre commissariamenti (2014, 2015 e 2016); inoltre, caso più unico che raro, due bilanci di previsione addirittura approvati oltre l’anno di riferimento (bilancio 2015 approvato il 26 maggio 2016 e quello del 2016 il 13 febbraio 2017).

E poi entro il 31 marzo non sarà più possibile approvare il bilancio, come sa bene Abbate, il quale afferma con sicurezza che il bilancio di previsione del 2019 “ .. sarà pronto  nei tempi previsti dalla legge senza nessun problema ..”, visti i tempi tecnici che per legge vanno rispettati: dal momento in cui la Giunta lo predispone (cosa non ancora avvenuta) occorrono almeno otto giorni per il parere del Collegio dei Revisori dei Conti e dieci giorni per i consiglieri.

Moltissimi comuni sono in difficoltà finanziaria; ma quello che non si può consentire è il tentativo di occultare il problema e fingere che tutto va bene.

Lo sciopero improvviso degli operatori ecologici, con un ritardo sulle retribuzioni di quattro mesi, il costante malessere dei dipendenti della Spm per una situazione confusa in ordine ai pagamenti e al loro futuro, i tempi biblici che caratterizzano i pagamenti verso i fornitori, le continue transazioni verso i creditori su spese effettuate i cui costi lievitano a dismisura per il maturare delle spese legali (ovviamente pagati dai cittadini), stanno di fronte a tutti noi a ricordarci la verità sulla situazione finanziaria del Comune.

    Scriveva la Corte dei Conti il 18 aprile 2017 nei confronti del Comune e del Sindaco: “ .. condizione finanziaria di gravissima criticità .. Non potranno, peraltro, essere considerate idonee le mere dichiarazioni di intenti non supportate da atti che abbiano effetto sull’ordinamento giuridico..”.

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