Vigilia di Natale nella necropoli di epoca romana del Catteto a Scicli. Raduno alle 8,30  del 24 dicembre in piazza Italia

Si è già al sesto anno consecutivo. Il trekking di Natale a Scicli ha superato con successo la boa del primo lustro e si avvia a proseguire negli anni con un’iniziativa fortemente voluta dall’Associazione Esplorambiente. Per la sesta edizione è stata scelta la necropoli del Catteto, alla lontana periferia di Scicli. Una zona conosciuta ed apprezzata per essere ameno luogo di villeggiatura e riposo e per gli insediamenti rurali dedicati alla zootecnia. Solo per alcuni è nota anche per il suo interesse archeologico anche se di essa si è poco parlato nella quotidianità.

La visita alla necropoli del Catteto. Cosa si potrà vedere. C’è grande curiosità.

Si trova lungo il versante sinistro della cava di San Bartolomeo e l’area è costellata da secolari carrubeti. La necropoli tardo romana è ciò che rimane di uno dei tanti insediamenti presenti nel territorio sciclitano tra il IV-V secolo d.C., formata da tombe disposte in forme e in arcosoli situati lungo una balza rocciosa, dove è possibile vedere ancora tracce della risega e del cocciopesto per la lastra di copertura – spiegano i promotori dell’iniziativa e responsabili di Esplorambiente – l’area sarebbe stata utilizzata anche in epoca preistorica, come attesta la presenza di selce e tracce di alcune tombe a grotticella artificiale poi rimaneggiate nelle epoche successive. Testimonianze greche invece sono state segnalate da rinvenimenti monetali nell’area. Grotte utilizzate per rifugiarsi durante la seconda guerra mondiale, piazzole militari, manufatti rurali ed uno storico nucleo di fabbricati contraddistinguono l’area, solcata dall’alveo della Cava ricolmo di ciottoli biancastri fluviali”.

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