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Vessazioni e tentativi di estorsione ad un artigiano: arrestati padre e figlio. FOTO
03 Gen 2020 11:48
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modica hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari a carico di due soggetti modicani per il delitto di tentata estorsione aggravata in concorso ai danni di un artigiano locale. L’ordinanza è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Ragusa su richiesta del Pubblico Ministero della Procura di Ragusa, dott.ssa Monego.
L’attività investigativa condotta dai militari dell’Arma ha avuto inizio nel marzo 2019 con la denuncia di un artigiano di Modica che si vedeva da diverso tempo sottoposto a vessazioni e richieste di denaro da parte di un pensionato di 59 anni, già appartenente al Corpo della Guardia di Finanza (allontanato d’ufficio dal Corpo agli inizi degli anni 2000), e dal figlio di 33 anni di questi. L’antefatto risaliva a precedente rapporto di conoscenza tra l’ex Finanziere ed il carrozziere, il primo si offrì per intermediare un procedimento amministrativo legato ad un debito tributario di circa 70.000 Euro compendiato in una cartella esattoriale emessa dalla società Riscossione Sicilia nei confronti del meccanico. Entrambi gli indagati hanno progettato più volte aggressioni fisiche e verbali ai danni della vittima al fine di estorcergli il denaro.
L’indagine ha permesso di riscontrare che anche in altri due casi, per i quali pendono procedimenti penali presso il Tribunale di Ragusa, il Finanziere in congedo abbia attuato il medesimo atteggiamento ovvero di offrire il proprio aiuto per la soluzione di problematiche tributarie fornendo garanzia legata alla sua precedente appartenenza al Corpo. Le indagini prolungate e complesse hanno permesso di definire un preciso quadro indiziario a carico dei due indagati, che ritenuti anche in grado di commettere reati della stessa natura, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
I Carabinieri hanno tratto in arresto Orazio Musumeci, 59 anni e Vincenzo Musumeci, 33 anni e li hanno sottoposti ai domiciliari presso le rispettive abitazioni. L’indagine ha dimostrato la necessità di rivolgersi con fiducia all’Arma ed alla Magistratura nel caso ci si trovi in situazioni difficili a seguito di difficoltà economiche e ci si senta nella trappola di soggetti spregiudicati.
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