UNIVERSITA’: Il COMMISSARIO ALLA PROVINCIA AVREBBE FATTO MEGLIO A TACERE

Il commissario della Provincia di Ragusa, Carmela Floreno, ha perso una ottima occasione per tacere. Dichiara il suo compiacimento per il rinnovo del CDA del Consorzio Universitario e dà atto al Sindaco di Ragusa di avere proceduto con “spirito di servizio e senza tentennamenti”. Lo spirito di servizio e l’agire senza tentennamenti si sono manifestati nell’aver tenuto una Assemblea con unico socio che, in perfetta solitudine, istituzionale e politica, ha proceduto alle nomine dei nuovi consiglieri del CDA. Di questi,espressione della ex Provincia, uno ha già dichiarato la sua sopravvenuta indisponibilità, a poche ore dalla nomina; l’altro versa in palese condizione di incompatibilità, talmente evidente da essere riconoscibile anche dal giovane che si accinge ad affrontare i test per l’ammissione alla facoltà di giurisprudenza. Questo già basterebbe a suggerire prudenza e riserbo da parte della signora Floreno. Ma non basta. Ella si spinge a consigliare ai nuovi amministratori(quanti, 2 o 3?) di rivedere i rapporti con i soci fondatori, Provincia e Comuni, di riavviare i contatti con le organizzazioni sindacali, di ricercare nuovi soci pubblici e privati. E si spinge oltre, fino a prevedere una “attenta valutazione” del ruolo della Provincia, tale, addirittura da poter riconsiderare il recesso dal Consorzio. Sfugge alla sig.ra Floreno che proprio il modo con il quale è stato rinnovato il CDA del Consorzio Universitario è l’opposto di quanto sarebbe stato necessario per aprire prospettive nuove nei rapporti con soci fondatori, Comuni in primo luogo,e nuovi soci ,pubblici e privati. Perchè questo richiede coinvolgimento e non scelte decisioniste, calate dall’alto,e che tali rimangono, anche se benedette da un Commissario straordinario. La verità, sig.ra Floreno, è che le scelte che attengono al futuro di un territorio ( e le scelte sul futuro dell’Università a Ragusa rientrano a pieno titolo in questo ambito)non possono essere assunte nella solitudine istituzionale e politica. E ciò vale anche se a sostenerle è un Commissario , che per sua stessa natura , è estraneo e tale dovrebbe rimanere alle scelte politiche. Meglio, sig.ra Commissario, meglio di gran lunga tacere.

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