È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Un’area giochi al carcere di Ragusa destinata ai figli dei detenuti. Perchè giocare è un diritto di tutti
28 Dic 2022 16:06
Questo venerdì 30 dicembre il carcere circondariale di Ragusa ospiterà l’inaugurazione dell’area giochi “Giocare per diritto”, destinata ai figli dei detenuti. Questo spazio è stato realizzato come parte di un progetto Uisp Sicilia, finanziato dal Fondo per il contrasto della povertà educativa e minorile tramite il bando pubblico “Un passo avanti”. Il progetto “Giocare per diritto” mira a rafforzare il legame tra detenuti e figli di detenuti, comunità e territorio, e prevede la creazione di altre aree gioco che saranno inaugurate nelle carceri di Agrigento, Enna, Messina, Trapani, Catania, Palermo e Giarre nel gennaio e febbraio 2022.
Una rete di oltre 40 partner, tra cui comitati Uisp, associazioni del terzo settore, istituzioni e scuole, stanno lavorando per portare avanti questo progetto in otto istituti penitenziari della Sicilia. “Giocare per diritto” è stato lanciato nel giugno 2021 e mira a garantire il diritto al gioco per tutti i minori, nonostante le loro situazioni economiche e sociali. Inoltre, il progetto mira a migliorare la qualità delle relazioni genitoriali tra i detenuti e i loro figli attraverso attività ludiche e motorie. Dopo l’inaugurazione delle aree gioco nelle carceri, il progetto prevede anche l’avvio di attività di socializzazione e ricreazione in quartieri a maggiore disagio sociale delle otto città coinvolte.
Il logo del progetto è stato realizzato in esclusiva per Uisp Sicilia da Mauro Biani, illustratore e vignettista tra i più noti in Italia e da anni impegnato personalmente nel sociale.
© Riproduzione riservata