È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Una manovra per le solite tasche
19 Mag 2010 17:29
Dal coordinamento provinciale di Sinistra, Ecologia e Libertà riceviamo e publichiamo. Alla fine, dopo tanta propaganda sull’ottimo stato di salute del Paese Italia, il ministro Tremonti ha dovuto ammettere la necessità di una manovra correttiva dei conti pubblici, una manovra di ben 27 miliardi di euro in due anni. Ancora una volta, nello stile “tremontiano”, si mettono le mani nelle tasche degli italiani più poveri, verranno infatti colpiti gli stipendi dei lavoratori, le pensioni ed il welfare state. Le famiglie, già oltremodo impoverite da questa profonda crisi economica, dovranno pagare anche gli scellerati debiti di questo Stato, dove quest’anno l’evasione fiscale è aumentata del 6,7%. L’evasione in Italia, da una recente stima, sottrae 135 miliardi di euro l’anno! Chi evade non è certo l’operaio, la casalinga o il pensionato. I principali evasori sono gli attori di un sistema economico criminale, assoggettato al profitto illecito, alla corruzione, alla concussione. Un intero sistema economico sommerso di cui si conosce l’esistenza, senza di fatto intraprendere nessun tentativo per combatterlo. Le misure adottate da Tremonti si sono limitate e si limiteranno ad una serie di condoni, che andranno a cronicizzare ulteriormente le tante malattie che negli ultimi anni hanno colpito la nostra economia. Come diceva il magistrato Giovanni Falcone: per sconfiggere la mafia è necessario un esercito… di insegnanti. La mafia è un sistema e come tale deve essere combattuta. E’ necessario lottare contro la mafiosità quotidiana, che si alimenta di disagio sociale, che comincia dalla dequalificazione della scuola pubblica. La mafia può contare sul consenso solo quando alimentato dall’ignoranza. Il sapere, la cultura, l’istruzione, possono arginare il sistema mafioso, che altrimenti è libero di occupare ogni settore della vita sociale, civile ed anche privata. Anche per questo la scuola, specialmente quella pubblica, non deve essere dequalificata, ma rafforzata ed accompagnata verso un nuovo percorso più europeo. Non si pensa a questo purtroppo, si pensa ad arricchire un sistema perverso, un sistema clientelare, privo di cultura, privo di democraticità, privo di futuro. Si annienta la cultura, la famiglia, lo stato sociale. Uno stato sociale discriminante che non da risposte alle attese, alle aspettative della società di oggi. Ragionare e discutere di un diverso welfare significa avere presente contemporaneamente sia gli individui che le famiglie, ma in modo particolare significa avere presente le seconde generazioni, perché sono quest’ultime che incrementeranno e alimenteranno le funzioni sociali e culturali di questo vecchio Paese. Seconde generazioni che già oggi mettono in evidenza i limiti, le criticità, le inadeguatezze, del nostro sistema sociale. La Sinistra, in particolar modo, SEL dovrà ritrovare motivazioni e credibilità per impegnarsi a fondo in battaglie di democrazia, intercettando i bisogni di tutti, specialmente delle fasce più deboli e meno rappresentate, che ancora una volta pagheranno a caro prezzo la ricchezza altrui.
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