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Una domanda da “Porci”: perché lo fate?
20 Lug 2025 07:17
C’è una domanda da porci che a un certo punto, davanti all’ennesimo scempio, non si può più trattenere: “Porci, perché lo fate?”
Sì, la parola è dura. Ma come definire altrimenti chi, senza alcun senso civico né rispetto per il territorio, continua a gettare rifiuti lungo la vecchia strada Ragusa-Modica, trasformando una zona paesaggisticamente suggestiva in una discarica a cielo aperto?
In alcuni tornanti di quella che un tempo era una via panoramica, con viste sulle vallate e immersa nel verde degli alberi, oggi trovi sacchi di immondizia, elettrodomestici rotti, scarti edili, pezzi di mobili, abbandonati come se nulla fosse. Alcuni li nascondono a margine, altri li lasciano in piena vista, senza vergogna né paura di essere scoperti, sicuri dell’impunità o, peggio, incuranti delle conseguenze.
E intanto chi vive il territorio, chi ci passa per lavoro o per turismo, si trova davanti uno spettacolo indegno. Un pugno in faccia alla bellezza, all’ambiente, al buon senso.
Il paradosso è che non c’è alcuna giustificazione: nei Comuni è attiva la raccolta differenziata porta a porta, e il ritiro degli ingombranti è gratuito. Basta una telefonata. Ma no, per alcuni è troppo comodo sporcare. Troppo facile liberarsi delle proprie schifezze scaricandole sul territorio di tutti.
E allora, davvero: porci, perché lo fate?
Perché infangate con la vostra inciviltà una zona che appartiene a tutti?
Perché pensate di essere più furbi, quando in realtà siete solo il volto peggiore di una comunità che meriterebbe ben altro?
Ogni sacchetto abbandonato è una dichiarazione di guerra al bene comune. Ogni scarto lasciato nei tornanti è un insulto al paesaggio, ai cittadini onesti, a chi lavora ogni giorno per tenere pulita una città. Quel tratto di strada, di competenza a quanto pare di Anas, è utilizzata da turisti oltre che da residenti. E di recente anche alcuni ospiti al matrimonio della figlia dI Sting, sono passati proprio da quella zona. Le guide turistiche, ormai disgustate, hanno piu’ volte inviato pec all’Anas affinché intervenga ma le operazioni di bonifica o tardano o diventano praticamente inutili quando vengono eseguite, perché poco dopo nuovamente rinascono queste discariche abusive a cielo aperto.
Chi sporca non è solo incivile: è colpevole. Di incoscienza, di menefreghismo, di ignoranza.
E finché non ci sarà una vera cultura del rispetto, accompagnata da controlli e sanzioni durissime, queste bestie continueranno a farla franca.
Ma almeno, non chiamiamoli più cittadini. Chiamiamoli chiaramente per quello che sono: “Porci”

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