È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
UN SOLO POSTO PER DISABILI, ED E’ SEMPRE OCCUPATO ABUSIVAMENTE
28 Gen 2014 06:00
Indignazione assoluta per uno dei tanti casi che accadono in città in danno ai diversamente abili.
Non ci sono parole sufficienti che possano esprimere disprezzo in merito alla telefonata, segnalataci da un nostro lettore, lunedi mattina, interloquendo con un vigile urbano, in seguito ad un problema che si manifesta all’ordine del giorno.
La protagonista della vicenda è una giovane studentessa, rimasta vittima, qualche anno fa, di un incidente stradale e per questo, legata ad una carrozzina.
Ogni mattina, la ragazza in questione, accompagnata da un amico, si reca all’ Accademia delle Belle Arti che frequenta, sita a Ragusa, in Viale Europa, accanto alla motorizzazione, per intenderci.
Saranno ormai quasi tre anni che la giovane, aiutata da familiari ed amici, si batte e combatte affinchè “quell’unico parcheggio per disabili” nei paraggi, stesse occupato da chi, come lei, ne avesse il diritto. Peccato che, durante il suo percorso di studi, la studentessa, ha potuto usufruire di quel posto riservato solo pochissime volte, perchè occupato abusivamente e costantemente da gente che non esponeva il cartellino, e che, quindi non aveva la priorità e diritto su quel parcheggio.
Lunedi mattina, dopo svariate segnalazioni, telefonate ai servizi dell’ordine, litigi con i “parcheggiatori “abusivi e le stesse scuole guide che paradossalmente si piazzano sul posto riservato, si è arrivati a fare l’ennesima telefonata ai vigili urbani che, piuttosto che intervenire e prendere provvedimenti in merito, esordiscono affermando che avrebbero mandato una pattuglia non appena si fosse liberata. A quel punto, l’accompagnatore, rimembrando una scena similare accaduta più volte ( in cui la pattuglia non arrivò mai), iniziò ad insistere, affinchè potessero agire repentinamente.
Dopo molteplici battibecchi sfociati in una discussione a voce alta per il mancato intervento giustificato “dalla loro pausa lavorativa ( ? ) “, sentendosi offesi per il fatto che in quel momento non potevano intervenire, esclamano con toni poco formali: ” Lei sta insinuando che noi non lavoriamo? Le ripeto, alle 13:00 non la possiamo aiutare e se la sua amica vuole un aiuto, la faccia volare”. E chiude il telefono.
Da queste infelici parole pronunciate da una persona che avrebbe il dovere di incoraggiare e far rispettare i diritti di un cittadino, la studentessa non sa più cosa fare e soprattutto a chi rivolgersi, dato che la gente che dovrebbe tutelarla ed aiutarla, è la stessa che ,puntualmente, ignora e minimizza la situazione.
Questo nostro intervento vuole essere una denuncia non solo per chi, di dovere, dovrebbe eseguire il proprio lavoro con costanza e diligenza, ma anche per tutti i cittadini poco sensibili che considerano la disabilità una questione di serie b e che, giornalmente, ” con la scusa che sosterebbero solo per cinque minuti”, a giro, occupano impropriamente ed illegalmente quel famigerato posto riservato.
Che lo facciano loro un volo, ma sulla propria coscienza.
Federica Farnisi
e la “diretta interessata” Elena Giampiccolo
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Nel corso della acquisizione della notizia ci è stata riferita una circostanza come si può leggere nel testo dell’articolo, che non depone certo a favore della polizia locale ed è la telefonata che un amico della Giampiccolo aveva fatto al Comando dei Vigili urbani che avrebbe contenuto la seguente battuta alla richiesta di far intervenire, per risolvere il problema, una pattuglia : ” Le ripeto che alle 13:00 non possiamo aiutarla e se la sua amica vuole un aiuto, la faccia volare”. Ed ha chiuso il telefono all’interlocutore.
Noi speriamo che l’ìinterlocutore abbia sentito male ma se queste sono state le parole la gravità di esse sono davvero assolutamente inaccettabili.
Noi informeremo dell’accaduto il Comandante della Polizia Municipale e l’ufficiale addetto alla viabilità , persone sensibili e civilissime, perché la Polizia municipale non può permettersi di trattare così un cittadino che chiede aiuto. E se c’è qualcuno che deve “ volare” e che in quella circostanza ha dimostrato davvero la sua inciviltà questo potrebbe essere proprio il vigile urbano. In ogni caso non decide un vigile urbano se mandare o non mandare una pattuglia per aiutare una diversamente abile ma l’ufficiale addetto ed il comandante che avrebbero potuto decidere diversamente
Riferiremo l’ccaduto anche al sindaco e all’assessore alla P.M. perché episodi così gravi non avvengano più.
Franco Portelli
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