Un secondo trapianto lo avrebbe salvato. Morto a Palermo il giovane sciclitano Giacomo Fidone

Ricoverato nel reparto di terapia intensiva all’Ismett di Palermo, il suo cuore ha cessato di battere nel pomeriggio di ieri. Giacomo Fidone, 28 anni, non è riuscito a vincere la sua battaglia contro la fibrosi cistica. Per lui la città si era mossa una seconda volta nelle settimane scorse dopo l’appello del padre per una raccolta fondi finalizzata ad aiutare la famiglia in questo grave momento. Giacomo Fidone è stato già sottoposto ad un primo trapianto di polmone nel 2021.

Da allora le sue condizioni di salute era migliorate parecchio poi, nei primi mesi di quest’anno, un rigetto acuto ha fatto precipitare le sue condizioni cliniche. Ricoverato all’Ismett di Palermo era legato ad un apparecchiatura che svolgeva le funzioni dei polmoni facendolo respirare. Un nuovo intervento gli avrebbe dato la speranza di una vita meno difficile. La città, alla notizia della morte del giovane, si è detta vicina alla famiglia nel dolore. Era in corso una raccolta fondi per aiutarla ad affrontare la malattia. Verso il giovane e verso la famiglia tanti i post facebook che sono stati scritti da amici e parenti nel ricordo di questo giovane coraggioso che ha lottato contro una  malattia genetica particolarmente oggetto di ricerca e studi. In parte molti di essi hanno portato a dei progressi con aspettative di vita più alte per le persone affette da fibrosi cistica (40 anni circa rispetto ai 20 di un tempo), malattia che venne descritta per la prima volta nel 1938 dalla ricercatrice Dorothy Hansine Andersen.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it