Un macigno sulla Regione siciliana dalla Corte dei Conti: mancata copertura per un miliardo di euro

Mentre ancora, a causa dei ricorsi giudiziari, la Regione Sicilia non ha ancora una giunta e all’interno della maggioranza iniziano ad emergere delle fibrillazioni, tra cui una fortissima all’interno di Forza Italia, piomba un vero e proprio macigno sulla nascente amministrazione Schifani. La Corte dei Conte, infatti, contesta una mancanza copertura del disavanzo per finanziare alcune spese irregolari nel bilancio 2020, per un totale di un miliardo di euro.

Ora la palla passa a Palazzo d’Orleans, che se non riuscirà a preparare una difesa in grado di convincere la magistratura contabile, dovrà prepararsi ad una manovra fatta di “lacrime e sangue”. Solo nel mese di dicembre le sezioni riunite della Corte dei Conti, presiedute da Salvatore Pilato, decideranno se parificare il bilancio 2020 della Regione oppure se bocciarlo. La partita più delicata è legata agli 866 milioni di euro legati alla decisione di spalmare in dieci anni invece che in tre, il maxi disavanzo scoperto nel 2018. Il resto del “buco” è legato invece al finanziamento delle autolinee.

Gli uffici di Regione Sicilia, spronati dal neo governatore Schifani e guidati dal ragioniere generale Ignazio Tozzo, sono al lavoro per predisporre le controdeduzioni da inviare alla Corte dei Conti, puntando su di una precedente impostazione di bilancio del 2019 che permise di spalmare su dieci anni il disavanzo e non fu bloccata dai giudici contabili.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it