UN BILANCIO “CONSERVATORE”. QUESTO IL GIUDIZIO CIRCA IL DOCUMENTO CONTABILE APPROVATO LUNEDÌ NOTTE

A due giorni dalla “maratona” a palazzo dell’Aquila, al termine della quale il consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione per l’anno 2012, il gruppo consiliare del Partito democratico (assente il consigliere Barrera per impegni lavorativi) fa il punto della situazione e implacabilmente boccia il documento contabile dell’amministrazione Dipasquale, nonchè l’operato dello stesso assessore al ramo, Michele Tasca.

“Non un addetto ai lavori purtroppo – sottolineano unanimemente – per questo gli errori sono stati tanti, alcuni persino grossolani, corretti dall’intervento tempestivo dei revisori dei conti le cui osservazioni hanno portato ad alcuni emendamenti tecnici riparativi”.

“Ci riferiamo – spiega il consigliere Peppe Calabrese –  alla mancata introduzione, nel documento iniziale, della voce relativa al programma triennale delle opere pubbliche, all’emendamento relativo all’avanzo di fondi vincolati della legge su Ibla e quello relativo alla voce in bilancio sull’università, secondo il quale da quest’anno i 500.000 euro destinali alla locazione degli immobili vengono inseriti come somma in uscita, per mascherare – afferma il segretario cittadino – un corposo taglio alle risorse”.

“Ci aspettavamo una manovra economica all’insegna del rigore – aggiunge il capogruppo Alessandro Tumino – ma le voci che secondo noi rappresentavano uno spreco di risorse pubbliche non sono state toccate. Il comune spende 720.000 euro in telefonate e cinque milioni di euro in bollette elettriche. Non ci sono state decisioni coraggiose, sterzate che a nostro avviso, considerata la grave crisi che l’intero paese sta attraversando, erano necessarie. Che fine ha fatto per esempio il piano di ammodernamento del sistema di controllo del consumo idrico cittadino? Un’azione meritoria del precedente assessore al Bilancio, Maria Teresa Tumino, che avrebbe garantito introiti importanti nelle casse comunali. Si perpetua invece lo stato di illegalità che da tempo in consiglio comunale noi e Idv denunciamo. Ed ancora mancano tagli alle troppe posizioni organizzative, ben 22, o all’ingombrante parco automezzi”.

“Il fuoco di sbarramento con il quale era stato presentato l’atto, la tensione catastrofica del sindaco Dipasquale circa la tenuta del comune dopo i tagli subiti dallo Stato e dalla Regione, non si sono concretizzati – denuncia il consigliere Massari – nel bilancio approvato. Proclami a fini politicistici. Un’amministrazione che guarda al futuro della propria città doveva attrezzarsi per tempo alle minori entrate pubbliche e captare i tanti fondi europei a disposizione mentre finora sono state segnalati solo due progetti di questo tipo. Troppo pochi”.

“Nonostante i tempi duri – continua il consigliere Lauretta – molte erano le azioni che potevano alleggerire le imposte sui cittadini. Una per esempio quella relativa al canone da fare pagare alle aziende che decidono di allocare antenne di telefonia sui tetti di edifici comunali. Non esiste infatti nessun regolamento approvato che regoli queste situazioni per cui l’inquinamento elettromagnetico incombe sui cittadini mentre gli introiti – che secondo i calcoli di Lauretta ammontano a circa 200.000 euro – restano nelle tasche dei privati”. 

“Siamo stata l’unica componente dell’opposizione – conclude Calabrese – a presentare emendamenti sul bilancio per cercare di porre rimedio all’azione disastrosa portata avanti dall’amministrazione Dipasquale. Se fossero state approvate – continua – le nostre iniziative avrebbero movimentato quasi 600.000 euro in azioni concrete verso la città. Mi riferisco per esempio all’impinguamento del fondo destinati ai commercianti di via Roma, all’allocazione di apparecchi defibrillatori nei punti strategici, a progetti di sostegno per i giovani disoccupati, alla difesa ambientale della foce del fiume Irminio. Tutti emendamenti bocciati nel corso dell’approvazione del bilancio. I consiglieri della maggioranza, forse sfiniti dalla discussione, hanno approvato almeno gli emendamenti in cui proponevamo di appostare 2.000 euro in favore della consulta giovanile e 8.000 euro per la predisposizione di borse di studio”.

“La seduta di lunedì ha rappresentato una sorta di commiato del sindaco alla città – conclude Calabrese – il quale nel discorso tenuto a margine dell’approvazione del bilancio ha lasciato trapelare l’ipotesi di una sua candidatura alle regionali. A noi rimane una città disastrata, una situazione emergenziale a cui saremo lesti nel porre rimedio”.

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