“TUTTO VA BENE MADAMA LA MARCHESA”

Agli uomini e alle donne impegnati in tutti gli schieramenti politici (?) più o meno “valorosi” vorrei dire che la città sprofonda sempre più in una crisi economica, sociale, culturale senza precedenti,  ci sono problemi seri dal punto di vista amministrativo che riguardano la funzionalità di uffici comunali, di municipalizzate e di strategie economico-finanziarie che garantiscano la tenuta del Comune. E nessuno se ne accorge e ne parla. Chi amministra o ricopre cariche istituzionali, dai consiglieri comunali ai deputati regionali vittoriesi, dovrebbe mettere nero su bianco un progetto di riqualificazione delle periferie della Città, avere un rapporto più ravvicinato tra amministratori e cittadini, tra governanti e governati. I problemi economici e finanziari dell’ente vengono sottovalutati e non affrontati adeguatamente. La revisione del PRG non si sa che fine abbia fatto. Un piano per lo sviluppo è al di là da venire. La rivisitazione dei servizi sociali stagnante. La politica culturale rivolta a club esclusivi e orientata solo a festeggiamenti di ogni tipo. La “saporita” riorganizzazione del mercato ortofrutticolo e la crisi dell’agricoltura scomparse. L’emergenza ambientale e la questione dei rifiuti, la manutenzione delle strade, il loro rifacimento e la loro riclassificazione, il verde pubblico distrutto sono un punto fermo.

Eppure, nonostante tutto, noi rimaniamo convinti che da Vittoria può ripartire un nuovo racconto, una rigenerazione che metta al bando chi vuole vestire i panni del trasformismo chiacchierone per perpetuare il potere, certo occorre una assunzione di responsabilità e una ricollocazione di tutte quelle energie sociali, culturali e umane sopite, occorre dare fiato e organizzazione a tutti quei movimenti di cittadini che non trovano riferimenti nel quadro politico attuale poiché non riescono più a cogliere la differenza che vi sarebbe tra uno schieramento e l’altro.

Noi abbiamo non solo “il dovere di provarci”, ma anche il diritto di credere ancora nella possibilità di un mondo migliore e di una città a misura d’uomo, libera, giusta, tollerante, solo così potremo ridare speranza alla nostra gente e alle nuove generazioni. Per questo oggi, ancora più di ieri, sentiamo la necessità per l’amministrazione della città di una squadra fatta di donne e uomini, liberi e determinati, che non siano solo rappresentanti di se stessi, seppur nascosti dietro una infinità di sigle e siglette tirate fuori opportunisticamente, e, soprattutto, uomini e donne che siano in grado di assumersi le responsabilità del caso guardando agli interessi generali.

Noi siamo pronti a fare la nostra parte, come sempre.

 

 

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