Tutta colpa del riscaldamento globale? Temporali violenti al nord e caldo estremo al sud

La recente ondata di temporali violenti al Nord Italia e l’ondata di caldo estremo al Sud sono stati spiegati dal meteorologo di 3bmeteo.com, Edoardo Ferrara. La particolare configurazione barica ha creato uno scontro tra due masse d’aria dalle caratteristiche molto diverse: una massa d’aria calda e umida nord africana in risalita da Sud, e una massa d’aria più fresca e instabile atlantica che scorreva oltralpe. Questi forti contrasti hanno creato le condizioni per lo sviluppo di imponenti temporali che hanno superato i 12-13 km di altezza, con gravi conseguenze come la caduta di grandine e il vento violento generato dalle correnti discendenti.

Questo tipo di configurazione barica si è mantenuto bloccato per una settimana, senza che un fronte freddo potesse sbloccare la situazione. Ciò ha provocato la reiterazione dei temporali per diversi giorni, con una violenza notevole.

CALDO ESTREMO AL SUD

Nel frattempo, al Sud, si è verificato un caldo estremo per oltre 15 giorni, con diverse località che hanno battuto record di temperatura, superando i 44-45°C. Questa anomala ondata di calore ha portato a modifica di record non solo per il mese di luglio, ma anche assoluti mai registrati in alcune zone, come Palermo e Olbia, che hanno raggiunto i 47°C.

IL RISCALDAMENTO GLOBALE

E’ evidente che il riscaldamento globale accelera questi fenomeni, rendendo le ondate di caldo più intense e i temporali più distruttivi.

In sintesi, la combinazione di una configurazione barica particolare, l’effetto delle correnti ascensionali e discendenti nelle nubi temporalesche, e il riscaldamento globale, hanno contribuito alla violenza dei temporali al Nord e all’ondata di caldo estremo al Sud durante questo periodo.

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