Tunisino di 23 anni di Ragusa picchiato a sangue da fratelli compagna francese

Due fratelli francesi sono stati arrestati dalla polizia con le accuse di rapina aggravata e lesioni personali dolose nei confronti di un tunisino di 23 anni, regolarmente residente a Ragusa, picchiato a sangue con uno sfollagente, la sera dell’11 ottobre, a Ventimiglia. L’aggressione sarebbe nata, dopo la presunta minaccia del nordafricano di rendere pubbliche sulla rete alcune foto hard della propria compagna, sorella dei due aggressori, abitante a Tolone e con la quale si incontrava nella citta’ di confine. L’ipotesi emersa e’ che lei volesse chiudere la relazione e il compagno l’avrebbe ricattata per rivederla.

Il giovane ha raccontato agli agenti di essere stato minacciato con una pistola (poi risultata giocattolo, ma priva del tappino rosso), dalle stesse persone, che poco prima lo avevano rapinato di tutti i suoi averi, tra cui uno smartphone del valore di 320 euro, dove probabilmente erano custodite le immagini. La pistola e’ stata poi rinvenuta sull’auto di uno degli aggressori. Nei guai anche la compagna, trovata in possesso di una bomboletta spray urticante e di un coltello. Dalle indagini e’ emerso che i due si erano conosciuti sui social e la loro relazione, piuttosto turbolenta, andava avanti da circa un anno. La donna ha accusato il ventitreenne della minaccia di rendere pubbliche alcune immagini erotiche scattate durante gli incontri intimi. All’ultimo incontro a Ventimiglia la donna si e’ presentata con i due fratelli giunti da Tolone, armati di finta pistola e manganello, decisi a punirlo. Nei confronti di entrambi il tribunale di Imperia ha convalidato l’arresto, disponendo il divieto di dimora nelle province di Imperia, Cuneo, Savona Torino

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