TUNISINO ARRESTATO PER EVASIONE

È stato convalidato durante la mattinata di ieri dal Tribunale di Modica l’arresto del cittadino tunisino eseguito il 6 agosto us dai Carabinieri della Stazione di Pozzallo. Si tratta di KRIFA Mohamed (pescatore, classe 1975), ben noto ai Carabinieri della Compagnia di Modica che lo avevano già arrestato il 7 agosto 2012 nel corso di una operazione contro l’immigrazione clandestina che aveva permesso di individuare una rete criminale transazionale dedotta al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di arrestate, in un solo colpo, 7 persone residenti nel circondario di Pozzallo che avevano il compito di fornire sostegno logistico temporaneo ad alcuni migranti provenienti clandestinamente dal nord Africa sbarcati notte tempo sulle coste ispicesi di contrada Cirica

Il cittadino tunisino, sottoposto agli arresti domiciliari proprio a seguito dell’arresto del 2012, nei mesi scorsi era stato autorizzato dalla magistratura modicana a recarsi giornalmente presso il molo di Sampieri per lavorare a bordo di un peschereccio  del posto, ma il 6 agosto us si è allontanato da casa in difetto dell’autorizzazione per recarsi presso il porto di Pozzallo ove, brandendo una catena di 1 metro e mezzo, dopo aver minacciato di morte alcuni pescatori sciclitani con cui aveva avuto un violento alterco nei giorni scorsi, ha danneggiato l’autovettura di uno di loro che era parcheggiata nei pressi del porto piccolo distruggendone i finestrini e danneggiandone la carrozzeria. Non pago ne rompeva lo schienale del sedile anteriore lato guida prima di darsi a precipitosa fuga verso Scicli ove dimora il suo datore di lavoro e non verso il luogo ove avrebbe dovuto prestare la sua attività lavorativa.

A seguito dell’arresto in flagranza di furto KRIFA è stato sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari confermati, in sede di convalida dell’arresto, anche GIP del Tribunale di Modica.

Lo straniero è accusato di evasione dagli arresti domiciliari, rissa, ingiuria, minaccia aggravata, danneggiamento aggravato, porto di oggetti atti ad offendere.

In separata sede si procede per le 3 persone che si erano rese protagoniste – insieme all’arrestato – della rissa avvenuta il giorno precedente all’interno del porto di Pozzallo e durante la quale i rissanti si erano scambiati reciproche minacce armati di coltello. Da lì i rancori del KRIFA e la voglia di vendetta nei confronti dei suoi oppositori.

 

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