Truffe agli anziani, Anteas: “Dopo il lockdown si rischia recreduscenza”

L’Anteas di Ragusa guidata dal presidente Rocco Schininà, in partenariato con altre associazioni e seguendo le indicazioni delle forze dell’ordine, si unisce al programma promosso dal ministero dell’Interno denominato “Non lasciamoli soli” relativo al fenomeno delle truffe porta a porta che, insieme a quelle telefoniche, costituiscono un serio pericolo per persone sole e indifese.

“Ora che il periodo del lockdown è passato – spiega Schininà – c’è il rischio di una recrudescenza del fenomeno. Numerose le segnalazioni che si registrano nella nostra regione. Qualcuna, in misura inferiore a dire il vero, anche dalle nostre parti. Ma i malfattori potrebbero prendere di mira in maniera più sistematica anche la nostra zona. Ecco perché prevenire non è mai abbastanza”.

È un fenomeno che colpisce soprattutto molte persone anziane che vivono isolate e pertanto più esposte e vulnerabili nei confronti di criminali senza scrupoli che si intrufolano nelle loro abitazioni con il pretesto di verificare la funzionalità di impianti elettrici, presunte fughe di gas o altre false motivazioni. Il più delle volte l’incontro ha come esito la vendita a caro prezzo di dispositivi di nessuna efficacia e scarso valore o addirittura il furto di denaro e preziosi. “Ci si confronta, purtroppo – aggiunge Schininà – con veri esperti della truffa che, agendo con molta astuzia, dopo essere entrati in casa, carpendo la fiducia dei malcapitati, adottano strategie molto efficaci per tendere trappole all’interlocutore con una vera e propria messa in scena. Lo stesso dicasi per le truffe telefoniche.

Con la denuncia si potrà a volte compensare il danno economico ma bisogna considerare anche la violenza morale subita dalle persone indifese. Ecco perché è da sottolineare l’importanza di un’azione sinergica tra tutte le forze in gioco, pubbliche e private, e il ruolo importante delle forze dell’ordine che costituiscono un presidio fondamentale dello Stato nel territorio assieme alle amministrazioni locali”.

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