Tre incidenti in meno di 24 ore in provincia di Ragusa: troppo traffico, strade poco illuminate, zero controlli

Tre incidenti in poco meno di 24 ore. E un morto. E’ questo il tragico bilancio del primo vero fine settimana estivo in provincia di Ragusa. E’ l’estate del Covid, ma sulle strade non c’è distanziamento sociale che tenga. Il primo incidente avviene sabato 11 luglio nel tardo pomeriggio a Marina di Ragusa: una moto di grossa cilindrata, per cause non chiare, perde il controllo. A bordo, due giovanissimi tunisini.

Uno di loro, Hassen Raadania, 23 anni, muore durante il trasporto in ospedale. L’altro ragazzo è in prognosi riservata. E’ la prima vittima della strada in provincia di Ragusa dell’estate 2020. L’incidente avviene nei pressi del ristorante l’Abbuffata, nella rotatoria che porta in centro a Marina di Ragusa. Poche ore dopo, all’1.45 di notte, la polizia stradale interviene per un altro incidente, stavolta sulla Santa Croce-Comiso: due auto si scontrano, una Fiat Panda e una Bravo. Feriti tre ragazzi di 36, 22 e 19 anni. Per fortuna, le loro condizioni non sono gravi.

Il giorno dopo, domenica 12 luglio, alle ore 13 circa, in contrada Trebalate a Modica, un altro motociclista, un noto imprenditore del campo farmaceutico di Modica, ha un impatto con un’auto. Viene trasportato immediatamente in elisoccorso al Cannizzaro di Catania. L’uomo ha 60 anni. Un fine settimana infernale.
Tre incidenti, di cui due gravissimi e una vittima. Le cause? Difficile dirlo: certamente si possono trovare decine di motivi, ma una cosa è certa. Le strade della provincia di Ragusa, soprattutto delle zone costiere, sono trafficate fino all’inverosimile. Le abbiamo percorse domenica mattina e anche la sera. Code interminabili, poca illuminazione, zero controlli.

Urge trovare una soluzione prima che questa estate del Covid trasformi la provincia in un campo di battaglia. Le persone, dopo il lockdown, a parte recarsi nelle zone di villeggiatura, frequentare i ristoranti e andare al mare, non hanno altre opzioni: le attuali restrizioni, infatti, non permettono l’organizzazione di grandi eventi estivi e molti non sono neanche andati in vacanza, hanno preferito rimanere in zona. Le nostre strade, già in stato abbastanza penoso, sono diventate soltanto una lunga e chilometrica coda, soprattutto nelle ore serali. Tutti si riversano in zona costiera, per cercare un po’ di refrigerio nelle calde serate estive e per passare qualche ora di svago.

 

La scarsa illuminazione, ad esempio, della Santa Croce-Comiso e il pessimo stato del mando stradale, aumentano i rischi. Per non parlare, poi, del fatto che non vi è nessun accesso autostradale che possa allentare la pressione delle auto e magari diluire il traffico. E i controlli? Non abbiamo visto, grandi e significativi pattugliamenti da parte delle forze dell’ordine sulle provinciali. Niente autovelox, niente posti di blocco. Non è ancora troppo tardi: fate qualcosa, prima che la situazione precipiti, perché il traffico che abbiamo visto lungo le provinciali, durante questo fine settimana, era veramente anomalo.

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