Trattamento rifiuti: non spesi 260 milioni, mentre l’estate si avvicina

Nell’Isola ci sono ancora 260 milioni di euro del Fesr, Fsc e Poc 2014-2020 previsti dalla delibera di giunta regionale n.148 dell’1 aprile 2021, destinati alla realizzazione degli impianti per il trattamento dell’organico a Catania, a Randazzo, a San Cataldo, a Rosolini, a Lampedusa, a Lipari, a Pantelleria e per l’impianto di selezione della frazione secca differenziata a Caltagirone.

Legambiente: no a poteri straordinari a Schifani


Lo ricorda Legambiente Sicilia al presidente della Regione a proposito della ventilata possibilità che Renato Schifani riceva dal governo le deleghe a operare da commissario straordinario per l’emergenza rifiuti. “La vera emergenza in Sicilia non è data dal rischio che si esauriscano gli spazi per l’abbancamento nelle discariche – scrivono Giuseppe Alfieri, presidente Legambiente Sicilia, e Tommaso Castronovo responsabile economia circolare dell’associazione – ma che si perdano le centinaia di milioni di euro per realizzare gli impianti pubblici per il riciclo e a servizio della raccolta differenziata. Se è possibile – aggiungono -, chieda pure i poteri straordinari per realizzare l’impianto di compostaggio di Calatafimi-Segesta e l’ampiamento di quello di Sciacca, con i 18 milioni previsti dal Piano operativo ambiente Fsc 2014-2020 come dalla delibera di giunta 473 del 17 dicembre 2019, di quello di Ravanusa oltre a rimettere in funzione il polo tecnologico di Castelvetrano di contrada Airone con i 25 milioni rideterminati nella delibera di giunta n.3 del 3 gennaio 2019”.


Incubo estate, come nel 2022


Mentre il governo regionale non ha ancora deciso se costruire uno o più termovalorizzatori – fortemente avversati da Legambiente e da M5S –, impianti che, anche volendo, non si costruiscono in pochi mesi, la bella stagione è alle porte e, con essa, occorre scongiurare quanto avvenuto nelle ultime due estati anche nel sud-est siciliano. Sono ancora ben nitidi i ricordi delle discariche di immondizia sorte ai bordi delle strade interne a città turistiche come Modica e Noto o lungo le provinciali che conducono a mare.

Differenziata nel ragusano: prima Monterosso, ultima Scicli


Nel ragusano, le ultime percentuali disponibili sulla raccolta differenziata premiano lo sforzo nei comuni più piccoli e vedono Monterosso Almo al primo posto con l’81,27%. Seguono Chiaramonte Gulfi con il 75,20%, Giarratana con il 74,85%, Ispica (71,16%), Ragusa (69,84%), Santa Croce Camerina (69,14%), Acate (68,78%), Comiso (68,54%), Pozzallo (67,51%), Vittoria (66,03%), Modica (61,70%). Ultima Scicli con il 48,54%.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it