TRA GAFFE E BOUTADE BREVE E’ IL PASSO

 

L’adrenalina da voto tira brutti scherzi. Questa l’unica possibile spiegazione che ci siamo dati dopo avere letto e riletto un paio di dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da due candidati all’Assemblea Regionale Siciliana.

Composto, educato, serio, saggio, timorato di Dio, il meno anziano dei due. Mai fuori dalle righe. Un vero San Michele Arcangelo che, spada in pugno, a  seguito di insistente richiesta dei dirigenti del suo “nuovo” partito, alla fine ha accettato di candidarsi alle Regionali per portare a termine la sacra missione della sua vita: schiacciare le teste degli avversari. Tutti da considerare seguaci di Satana. Da denunciare. Trascinare in tribunale. Crocifiggere. Nemici da abbattere!

Fra le sue proposte “eccelse” una su tutte riguarda gli stipendi dei deputati regionali. “Propongo stipendi a gettone – il suo commovente pensiero – fino a 500 euro a sessione per settimana, comprensivo di viaggio. Basta – conclude sprezzante – ai “mangiatari””.

Idea fantastica! Per nulla utopica! Assolutamente realizzabile! Tant’è che i nuovi eletti all’Ars, siamo certi, non si lasceranno sfuggire l’occasione di prenderla in considerazione sin dalla prima seduta utile!

Altra proposta originale, di cui, scusate l’ignoranza, ci sfugge l’“intrinseco” significato, è quella lanciata in conferenza stampa da un  noto personaggio politico di lungo corso, anch’egli candidato alle Regionali. “Chi è professore – questo l’assunto – prenda lo stipendio da professore, chi è medico continui a percepire il proprio stipendio e così via”. E chi è precario o disoccupato? In caso di elezione quale stipendio gli dovrebbe essere corrisposto? Questa la domanda spontanea alla quale, pur scervellandoci, non siamo riusciti a dare una logica spiegazione.

Probabilmente sia l’uno che l’altro, traditi da adrenalina elettorale, hanno trasformato in boutade una buona intenzione. Che, se è quella di eliminare i privilegi della Casta, siamo i primi a condividere. Con questi demagogici argomenti però…  nulla di nuovo oggi nel sole…

 

     

 

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