“TIBIDABO” RAGUSA: UN RISTORANTE DAL NOME STRANO MA UNA PIACEVOLE SORPRESA
31 Dic 2013 04:48
Diciamocelo francamente: quando ci è stata proposta una scheda di enogastronomia al “Dibidabo” (che nome strano) eravamo perplessi perchè di solito quando non ci occupiamo di schede per le grandi testate specializzate lo facciamo con ristoranti famosi ovvero di sicuro interesse.
Ma stavolta ci siamo sbagliati anche se avendo visto lo chef (ha appena 23 anni) eravamo ancora più preoccupati.
Diciamo subito che lo stile, la precisione, l’attenzione nelle singole portate già osservate fin dall’inizio del pranzo ci avevano messo di buonumore perchè tutto è girato liscio come l’olio ed anzi confessiamo la nostra positiva sorpresa nell’accertare molte professionalità nella conduzione dell’evento.
Un menù scelto da vecchi canoni di grande cucina con la speranza di trovare qualche difettuccio che poi in vero non abbiamo trovato. Cominciamo con l’antipasto davvero sontuoso con carpaccio di filetto, emulsione di arancia, ragusano dop e rucoletta. Un piatto veramente elegante e complessivamente super che ci ha incuriosito per l’abbinamento di agrumi e formaggio da sempre in lotta perenne di reciproca compatibilità ed invece quì perfettamente simbiotico.
Due primi veramente splendi e cioè i maltagliati con crema di cavolfiore e pancetta croccante e caserecci con pachino, pistacchi di Bronte, ricotta salata ed emulsione al basilico che leggerissimi non sono stati ma davvero originali e ben amalgamati.
Il secondo davvero splendido con filetto di pollo su spuma di patate al limone e spinacino alla siciliana una combinazione davvero eccezionale anche per l’originalità.
Il dolce della casa è stato molto, ma molto apprezzato anche perchè dopo il sontuoso nero d’avola che abbiamo accompagnato ai pasti principali un vinello finale è andato come sul dirsi alla perfezione.
Ed allora in finale ecco lo staff del ristorante un pò perplesso nel darci i nomi e cognomi avendo alla fine capito chi eravamo e che ci facevamo in quel ristorante dal nome curioso:
DANIELE EMMOLO (chef 23 anni)
DAVIDE ZAGO (pizzaiolo 33 anni)
FRANCESCO CAMBIOLO (responsabile. Longo 42 anni)
GIANNI CALABRESE (responsabile. Sala 38 anni)
Infine il voto che non può superarare il 7 e mezzo se no i ragazzi dello staff si “gasano”. Complimenti comunque cari giovani dello… staff.