Tentata truffa a scuola paritaria di Ispica, finto funzionario comunale tenta il colpo: “Bonifico urgente a un parroco”

Telefoni che squillano a raffica, pressioni crescenti, un linguaggio tecnico studiato per ingannare: è il nuovo volto della truffa alle scuole paritarie, che sta prendendo piede in tutta la Sicilia. A lanciare l’allarme sono Confcooperative Sicilia e Confcooperative territoriale Ragusa, dopo l’ennesimo tentativo sventato ai danni di una scuola paritaria del ragusano.

L’ultimo episodio si è verificato a Ispica, dove la legale rappresentante di una scuola paritaria ha ricevuto ripetute telefonate da un presunto dipendente dell’Ufficio Ragioneria del Comune. Il copione è chiaro: secondo il truffatore, la scuola avrebbe ricevuto “per errore” fondi pubblici non spettanti per via di un errato codice meccanografico.

Per “rimediare” all’errore e evitare il blocco dei fondi, la vittima avrebbe dovuto effettuare un bonifico urgente a un fantomatico parroco di Rosolini, beneficiario legittimo dei fondi.


Pressioni, urla e una voce con accento del Nord

Le pressioni aumentano nel corso delle telefonate: urgenze, toni aggressivi, spiegazioni poco credibili ma infarcite di linguaggio burocratico. Il truffatore si giustifica perfino per il suo accento “troppo piemontese”, sostenendo di essere stato precettato dal sindaco per sistemare le anomalie contabili.

Ma la responsabile della scuola non cede: chiede una PEC ufficiale, copia dei bonifici, un iter chiaro. Nulla arriva. E scatta la denuncia ai carabinieri.
Confcooperative: “Segnalate, diffondete, denunciate”

Confcooperative invita tutte le scuole, cooperative e realtà associative a mantenere alta la soglia di attenzione. L’appello è chiaro: diffidare da chi chiede soldi al telefono, non effettuare mai bonifici senza verifica scritta ufficiale, denunciare ogni anomalia alle autorità e segnalare subito a Confcooperative eventuali contatti sospetti.

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