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Superfresh: l’arte della generazione Z. Ecco gli artisti under 30 da tenere sott’occhio
23 Giu 2025 09:49
S’intitola “Superfresh – L’arte della Generazione Z” la mostra che, dal 28 giugno al 31 agosto 2025, animerà gli spazi della Galleria SACCA di Modica. A curarla è Giovanni Scucces, che ha riunito dieci artisti under 30 provenienti da tutta Italia, con l’intento di raccontare le traiettorie più recenti e sorprendenti dell’arte contemporanea giovanile.
Il vernissage, previsto per sabato 28 giugno alle ore 19.30, offrirà al pubblico l’occasione di incontrare tutti gli artisti, presenti all’inaugurazione.
Il titolo scelto, Superfresh, gioca su una doppia valenza: da un lato richiama la “super-qualità”, dall’altro l’idea dell’“affresco” inteso come qualcosa di nuovo, appena creato. Il risultato è un termine che racconta bene l’intento della mostra: fotografare un momento fresco, pulsante, viscerale dell’arte di oggi. Giovane, sì, ma tutt’altro che acerba.
I dieci protagonisti della collettiva – Calogero Arcidiacono, Miriam Auteri, Paolo Caldarella, Arianna De Stefani, Lorenzo Gnata, Sergio La Barbera, Alice Mattia, Silvia Muscolino, Roberto Orlando e Sofia Villa – sono nativi digitali. Appartengono a una generazione cresciuta tra social, schermi e iperconnessione, ma capace di restituire, attraverso il linguaggio visivo, visioni intense, ibride, profondamente umane.
Le opere in mostra spaziano dalla pittura all’installazione, dalla scultura alla sperimentazione digitale. Si muovono tra l’intimità del gesto pittorico e l’audacia dei materiali: lustrini, filamenti 3D, superfici cangianti e dettagli che, pur partendo dal quotidiano, riescono a restituire emozioni universali.
“Superfresh” non vuole classificare, né racchiudere in etichette. Piuttosto, intende essere un’istantanea: una finestra aperta su ciò che oggi anima l’arte italiana più giovane, senza imposizioni, lasciando parlare le opere. Una sorta di caleidoscopio generazionale in cui ogni artista porta con sé una visione, un’urgenza, un frammento di mondo.
Tra i temi ricorrenti: l’identità, la memoria, il corpo, l’ambiente, la spiritualità, la percezione. C’è chi, come Calogero Arcidiacono, usa il fuoco come metafora di passione e trasformazione, e chi, come Miriam Auteri, affida ai dettagli e agli oggetti del quotidiano il compito di evocare un’intimità poetica e sospesa. Paolo Caldarella, invece, indaga la fragilità dell’esistenza umana con immagini cariche di silenzio e attesa, mentre Arianna De Stefani fa vibrare la superficie pittorica con l’uso innovativo dei tessuti a paillettes, rendendo l’opera interattiva e mutabile.
E poi Lorenzo Gnata, che plasma lo spazio con la penna 3D creando disegni sospesi, scultorei, capaci di evocare cosmologie personali. Ogni percorso si differenzia, ogni approccio è unico, ma tutti condividono una forte tensione espressiva e la voglia di sperimentare, anche contaminando media e linguaggi.
Il risultato è una mostra corale, densa, che afferma con decisione che l’arte della Generazione Z non solo ha molto da dire, ma lo fa con mezzi inediti, profondità e coraggio.
In un’epoca in cui tutto è veloce e transitorio, “Superfresh” sceglie invece di fermarsi, guardare e ascoltare. Perché questi giovani artisti non rappresentano solo il futuro: sono il presente. E meritano di essere scoperti adesso.

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