SUPER MARIO…E LA BACCHETTA MAGICA!

Alla fine è accaduto! Il presidente Berlusconi ha dovuto prendere atto del fatto che la sua maggioranza (la più ampia mai avuta da un governo in Italia) si è sbriciolata, è implosa al suo interno.

Napolitano con grande tempismo e fiuto politico ha ridotto al minimo i tempi di una transizione che rischiava di far “saltare il banco” invischiandosi, dopo un estenuante dilemma sullo staccare o meno la spina, in un pericoloso pantano del “tirare a campare” che già si era palesato da questa estate nel succedersi di manovre depotenziate dai mille annunci seguiti da altrettante marce indietro.

Il governo Berlusconi in realtà era inibito nell’azione dalla pervicacia con cui rifiutava di infrangere gli interessi e i privilegi del blocco sociale di riferimento e per contro dalla paura di continuare a picchiare sempre sui lavoratori dipendenti, specie quelli pubblici, rischiando seriamente la pace sociale!

Ma adesso tutto questo è alle nostre spalle! Abbiamo posto nelle mani di un tecnico di prestigio il futuro immediato del nostro Paese. Per la verità sarebbe più corretto dire che siamo riusciti a trovare un Cireneo che si farà carico di una “missione impossibile”: riacciuffare per i capelli un Paese già scivolato sull’orlo del precipizio!

Cosa ha trovato Monti? Un Paese con un debito pubblico enorme, sostanzialmente stagnante dal punto di vista economico, con scarsissimo credito internazionale, afflitto da una evasione fiscale oramai endemica, con una serie di impegni molto onerosi presi dal Governo che però si è ben guardato dall’emanare i decreti attuativi che avrebbero fatto toccare con mano ai cittadini la crudezza delle misure promesse, con il problema sociale drammatico di un’intera generazione (i giovani) tenuti fuori sia dai circuiti lavorativi che dai processi decisionali, praticamente defraudati del futuro!

Si badi bene non tutte queste cose sono imputabili interamente al governo Berlusconi, alcune hanno radici ben profonde nella nostra società, ma sicuramente è imputabile all’ultimo governo una soave disinvoltura nel non affrontare i problemi a volte negandoli, a volte curandoli con dei farmaci placebo.

Per dimostrare la longevità del problema dell’evasione fiscale in Italia mi piace citare una frase di un padre nobile della nostra Repubblica purtroppo quasi completamente dimenticato, Ezio Vanoni che nel 1949 scriveva:

“Il fenomeno dell’evasione fiscale oggi si verifica su di una scala preoccupante e compromette

un’equa distribuzione di carichi tributari. In una simile situazione la pressione tributaria diviene

vessatoria e veramente insopportabile per gli onesti e per le categorie dei contribuenti che non possono sfuggire all’esatta determinazione dell’imposta per motivi tecnici.”

 

Date queste condizioni di partenza è normale che alcuni giornali, per la verità solo quelli riferibili al centrodestra, martedì, quindi mentre ancora il prof. Monti non aveva sciolto la riserva e ancora trattava con i partiti che resistevano l’ingresso nel governo di personalità politiche, titolavano sul fatto che gli investitori dimostravano di non avere fiducia nel nuovo Governo (che ancora non c’era)?

Come si può pensare che gli investitori in una situazione come quella che ho già enunciato, con un Parlamento su cui la stessa maggioranza di prima ha di fatto un’ipoteca data dal persistere della maggioranza assoluta al Senato, con il timore neanche tanto infondato che Monti si trovi impantanato in una guerra di trincea parlamentare che gli inibisca le iniziative legislative più coraggiose?  

Si capisce l’ansia di alcuni di dimostrare che il baratro che si èaperto sotto i nostri piedi non fosse colpa di Berlusconi, ma a tutto c’è un limite!     

Nel curriculum del professor Monti si trovano una grande abbondanza di titoli accademici, incarichi di grande prestigio internazionale, le prove di una grande capacità di fronteggiare in modo inflessibile anche “poteri forti” (da Commissario Europeo ha multato un colosso multinazionale come la Microsoft per  497 milioni di Euro), prove di uno stile di vita sobrio e improntato a valori antichi, la capacità dopo 10 anni di Commissione Europeo di tornare a svolgere la propria professione senza subire il fascino della politica, ma giuro che non ho letto ne che cammini sulle acque, ne che moltiplichi pani e pesci o che sia capace di fare altri miracoli!

Quello che (sicuramente nelle barzellette, ma non escluderei in altri ambiti) si accostava al Padreterno era il predecessore!

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