Street art, denuncia e poesia: il genio di Banksy in mostra a Modica

Modica apre le sue porte a uno degli artisti più enigmatici, provocatori e discussi del nostro tempo: Banksy. Con la mostra “Realismo Capitalista”, in programma dal 31 maggio al 2 novembre presso l’ex Convento del Carmine, la città barocca si trasforma in un palcoscenico dirompente dove l’arte urbana diventa lente di ingrandimento sulle contraddizioni del nostro tempo.

Oltre cento opere originali, video, documenti e materiali rari raccontano la parabola estetica e politica del writer inglese che, mantenendo nascosta la propria identità, ha conquistato i muri del mondo e le coscienze di milioni di persone. Dai celebri stencil come Girl with Balloon e Love is in the Air, fino a opere meno conosciute ma altrettanto mordaci, il percorso espositivo è un viaggio nell’universo ribelle di Banksy: un mondo graffiato dal capitalismo, dalla guerra, dalle ingiustizie sociali e dall’ipocrisia del potere.

“Banksy rappresenta un realismo senza illusioni, che mostra il mondo per quello che è”, spiegano i curatori Stefano Antonelli e Gianluca Marziani. “La sua arte arriva dritta al punto, con un linguaggio semplice ma profondo, che parla a tutti, senza bisogno di traduzioni”.

L’esposizione, ispirata all’omonimo saggio del filosofo Mark Fisher, è promossa dalla Fondazione Teatro Garibaldi in sinergia con il quotidiano La Sicilia, con il sostegno della Regione Siciliana, dell’Ars, del Libero Consorzio di Ragusa e del Comune di Modica, in collaborazione con Enjoy Barocco. A ospitarla sarà lo spazio MARF (Modica Arte Ricerca Futuro), trasformato per l’occasione in un laboratorio visivo in cui l’arte non consola, ma interroga.

Accanto all’arte, il pensiero: talk, dibattiti e approfondimenti arricchiranno il programma. Apre il ciclo il climatologo Andrea Giuliacci con un focus sull’emergenza ambientale, a sottolineare il legame tra arte e attualità che attraversa l’intera mostra.

Banksy non è coinvolto direttamente nell’organizzazione, come specificano gli organizzatori, ma tutte le opere esposte sono certificate da Pest Control, l’unico ente ufficialmente riconosciuto dall’artista per autenticare i suoi lavori.

Per Modica, già culla del barocco siciliano e patrimonio UNESCO, questa mostra rappresenta una svolta culturale e simbolica: un’occasione per affermarsi come centro dinamico di arte contemporanea. “Dopo il successo della mostra su Warhol, oggi ospitiamo un altro gigante – sottolineano Maria Monisteri e Tonino Cannata della Fondazione Teatro Garibaldi – portando avanti un percorso che punta a coniugare memoria e innovazione, bellezza e impegno”.

Il messaggio di Banksy è chiaro: l’arte non deve decorare, ma disturbare. E da Modica, oggi, parte un nuovo grido di consapevolezza. Un palloncino rosso a forma di cuore si alza leggero tra le pietre antiche della città. E ci ricorda che, in un mondo spesso ingiusto, l’arte può ancora fare la differenza.

Info sul sito web. www.fondazioneteatrogaribaldi.com e biglietteria online su ciaoticket.

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