SOLIDARIETÀ AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ASSETTO E TERRITORIO, DOTT. PIPPO MUSTILE.

Abbiamo letto e sentito le gravi accuse lanciate nei confronti del Presidente della commissione Assetto e Territorio Dott. Pippo Mustile, criticato per avere incontrato l’Ass. Cilia e Cavallo in merito al PRG.

Tali accuse sono pretestuose e false e tendenti ad avvelenare un clima politico già molto teso.

Le denigrazioni messe in atto da chi ormai non ha più nulla da dire e da dare alla Città sono l’ennesimo tentativo di creare sospetti su persone umanamente e istituzionalmente degne come Pippo Mustile che proprio in merito al PRG è stato il Consigliere Comunale che più si è impegnato e che è il vero padre dell’emendamento approvato nell’aprile del 2014.

Mustile viene accusato di incontri segreti e carbonari. Ma di cosa stanno parlando? Il consigliere Mustile nella qualità di Presuidente della Commissione Assetto e Territorio ha ricevuto mandato da parte di tutti i componenti della stessa commissione ad ascoltare l’Ass. Cilia , L’Ing. Erbicella e gli uffici in merito ai rilievi da loro sollevati sull’emendamento approvato.

Quindi nessun segreto, nessun inciucio ma solo ed esclusivamente il giusto e corretto dialogo tra due rappresentanti istituzionali (correttamente delegati) su un argomento importantissimo come il PRG.

La verità è un’altra. I denigratori, rimasti ormai soli e isolati, usano la macchina del fango per screditare gli altri in modo da nascondere le proprie deficienze.

Non avendo più nulla da offrire alla Città allora preferiscono distruggere tutto.

Chi denigra ha un solo interesse, la paralisi della Città per poi presentarsi come salvatore della patria.

Basta con i veleni, basta colpire la moralità degli uomini onesti solo per avere un po’ di spazio sui giornali. La macchina del fango con le persone oneste e perbene non funziona.

E’ giunto il momento di marcare la differenza tra chi lavora per il bene comune come noi e Mustile e chi lavora solo per il potere fine a se stesso.

Esprimiamo tutta solidarietà al Presidente Mustile e gli chiediamo di ritornare sui suoi passi, perché non la si può dar vinta a quattro cialtroni.

 

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