SI CHIEDONO ALLE ISTITUZIONI INCENTIVI E FINANZIAMENTI

Giuseppe Nicastro si fa portavoce di una piaga purtroppo presente nella società odierna, la lotta all’abusivismo a difesa di una fascia sociale di utenti che lavorano nel campo dell’estetica e dell’immagine.

La lotta all’abusivismo è a difesa dei parrucchieri ed estetiste. 

Secondo Peppe Nicastro esperto in qualità di agente di commercio nel settore sarebbe opportuno applicare nei presupposti di una immediata attuazione una politica del credito economico a favore di chi non ha risorse economiche “per potersi mettere in regola, in modo da garantire alla clientela tutela in materia di igiene, sicurezza, prevenzione alle malattie nocive al nostro organismo e soprattutto garantire la regolarità del fisco”.

“Sicuramente i giovani che intraprendono una carriera in questo settore vanno incoraggiati con un forte sostegno economico e un sostegno va anche concesso a quei saloni già insediati sul territorio attraverso aiuti concreti da parte dell’ente regionale o finanziamenti istituiti dal governo nazionale a favore delle imprese artigiane affinché tutti abbiano la possibilità di investire in questo settore aprendo nuove imprese artigiane in questo settore” -spiega Nicastro.

Un altro incentivo in più per affrontare la crisi ed impedire l’abusivismo sarebbe un abbassamento della tassazione comunale come il canone idrico o i rifiuti solidi urbani.

Tutto ciò agevolerebbe le imprese a investire e a sensibilizzare gli abusivi a mettersi in regola con le opportune normative previste dalla legge.

“In questo modo-conclude Nicastro- si potrebbe non sono intervenire ma attenuare il fenomeno degli abusivi. I parrucchieri e gli operatori nel campo dell’estetica pagano le tasse e credo sia giusto che il governo nazionale, regionale e comunale mettano in condizione di poter lavorare sia coloro che sono esperienti nel settore da anni che coloro che intraprendono per la prima volta queste professioni. Un appello lo rivolgo, pertanto, al colonello Fallica della guardia di Finanza affinché si possa collaborare per concretizzare una campagna di sensibilizzazione assieme alle categorie professionali con lo scopo di comunicare agli abusivi a cosa vanno incontro.

Altresì un’altra iniziativa andrebbe rivolta ai cittadini al fine di essere avvisati sui rischi igienico-sanitari cui verrebbero incontro qualora dovessero ricorrere agli abusivi. E per concludere sensibilizzare il comune e la regione ad accogliere le istanze di chi è intenzionato a intraprendere future attività inerenti alla categoria”.

 

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