SFIGMO E FONENDO

Lo screening colon retto cioè lo screening volto alla riduzione dell’incidenza dei tumori del colon retto è stato avviato nella nostra ASP nell’Ottobre del 2010 e il primo round si è concluso nel Dicembre 2012. Ho ricevuto dalla Dr.ssa Sonia Cilia, del Centro Gestione Screening della ASP 7, dei dati estremamente interessanti che è giusto comunicare ai nostri lettori.

In circa 2 anni è stata invitata con lettera l’86% della popolazione target, cioè la popolazione avente diritto che è quella tra 50 e 69 anni, mentre la quota restante è stata invitata nei primi tre mesi del 2013.

Hanno raccolto l’invito e quindi recapitato presso gli Uffici addetti la provetta con il campione di feci per la ricerca del sangue occulto circa il 24% degli invitati e per l’esattezza su 60.000 Cittadini invitati, hanno risposto all’invito in 14.303; di questi il 4,7% aveva sangue occulto nelle feci.

Tra i positivi l’80,5% ha fatto la colonscopia con l’effettuazione di 294 polipectomie e sono state diagnosticate 106 neoplasie di cui 59 adenocarcinomi e 47 adenomi altamente displastici. Questi numeri confermano l’estrema rilevanza dell’offerta preventiva da parte della nostra ASP,atteso tra l’altro che gli screening oncologici sono previsti dai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) cioè sono attività obbligatorie che le ASP devono offrire ai propri Cittadini-Utenti.

Sono esclusi dallo screening del colon retto i soggetti affetti da malattie infiammatorie croniche (morbo di Crohn e Retto colite ulcerosa), i soggetti con patologie neurologiche che non possono partecipare in modo volontario e quelli in controllo per poliposi del colon.

All’inizio del 2° round cioè dal 2013 si è notata una minore adesione essendo la percentuale di partecipazione scesa dal 24% al 17%, quindi è opportuna una maggiore sensibilizzazione; le provette sono distribuite presso gli Uffici Igiene dei Comuni cioè dove si fanno le vaccinazioni obbligatorie e l’invito è quello di non cestinare le lettere.

Anche tanti Medici di Famiglia hanno o avranno a disposizione le provette per la raccolta del piccolo campione di feci per cui, avuta la lettera chiedete la provetta; m anche se non ricevete l’invito recatevi presso i suddetti uffici e ritirate la provetta per fare l’esame.

Nella mia esperienza ho riscontrato tre neoplasie di cui due nel colon destro che, notoriamente, è più subdolo perchè dà tardivamente sintomi di allarme (sangue e/o muco nelle feci se non alterazioni della regolarità dell’alvo) ma, che se “beccato” in tempo, ha una prognosi estremamente favorevole.

Oltre a quello del colon retto ricordo la Mammografia per le donne tra 45 e 69 anni per la prevenzione del tumore della mammella e il pap test per le donne tra 29 e 65 anni per la prevenzione del tumore del collo dell’utero.

La frase finale è di quelle classiche: Prevenire è meglio che curare.

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