SFIGMO E FONENDO

 

Uso la mia rubrica settimanale per scrivere ad un Direttore ed ognuno può immaginare, a modo suo, a quale Direttore un Medico di Famiglia della nostra ASP può scrivere.

Caro Direttore

Venerdì 16 Agosto, sono more solitu nel mio studio; alle 8.30 circa mi chiama un mio pz allarmato. La moglie si è palpata un nodulo nel seno ed è preoccupata; mi chiede se, nonostante non abbia preso l’appuntamento e nonostante la stessa non sia mia paziente, in quanto ancora non ha variato la residenza, me la può avvicinare per una visita.

Ovviamente gli dico di sì e lui, sempre ovviamente, mi chiede se posso aspettare visto che è in vacanza a Marina e quindi si deve preparare e poi “salire” a Ragusa.

Quando arrivano e tocca loro entrare, visito la Signora, reputo che siano necessari degli accertamenti (una mammografia e una ecografia), li prescrivo e metto l’urgenza perchè mi pare corretta e doverosa.

L’indomani mattina, Sabato 17 Agosto sto facendo un paio di visite a ragazzini ultra 80enni in zone di villeggiatura e mi chiama il marito, chiedendomi se era possibile fare le richieste perchè alla moglie avendo fatto sia la mammo che l’eco, dovevano fare l’agoaspirato e quindi l’esame istologico dello stesso per fare una diagnosi più precisa. Gli chiedo di farmi parlare con il collega, in quanto gli voglio chiedere la cortesia di fare lo stesso queste indagini di secondo livello e poi il lunedì successivo sarà mia cura fargli avere con la giusta data le richieste; il collega, di cui conosco correttezza e professionalità, non ha nulla in contrario e l’accertamento viene eseguito.

Lunedì 19 Agosto faccio le richieste dovute e il paziente porta il prelievo in Anatomia patologica.

Commento: a mio avviso, indipendentemente dall’esito dell’esame che non conosco al momento, tutti abbiamo fatto il nostro dovere. In primis i colleghi della Radiologia dell’Ospedale sia Civile che OMPA di Ragusa che ringrazio per la rapidità e il rispetto, poi il pz e la moglie che sono stati cortesi e pazienti e hanno capito e penso anche io, in quanto il sabato noi abbiamo la reperibilità telefonica fino alle dieci di mattina (poi subentra la Continuità Assistenziale ex Guardia Medica) e la stessa reperibilità riguarda comunque problemi Medici non burocratici-amministrativi. Quindi sia la parte sanitaria (i Medici) ce “l’oggetto ” del sistema (mi scuso per la definizione cruda del paziente) penso, in quest’esempio, siano ok; ma l’organizzazione del sistema è altrettanto ok? Penso di no ed infatti è sull’architettura dello stesso che dappertutto in Italia ci si spende; io ed altri due colleghi con altri professionisti della salute abbiamo avanzato un progetto ed una richiesta che è quella di utilizzare i locali del Poliambulatorio Ex Inam di Via Roma per una sorta di Casa della Salute che desse risposte anche in tema di maggiore continuità ai nostri pazienti. Mi risulta che altri 8 Medici di medicina generale hanno firmato per chiedere la disponibilità dei locali suddetti e nel contempo per darla ad una progettualità comune per la crescita del territorio. Io che ho formalizzato la richiesta con i miei colleghi aspettiamo ancora una risposta positiva o negativa che sia, ma che arrivi. Ecco, speriamo che a leggere la lettera sia il Direttore giusto.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it