SFIGMO E FONENDO

Estate, tempo di scelte e tempo di test di ingresso all’Università per le facoltà a numero chiuso, tra cui spicca la Facoltà di Medicina con i suoi corsi di Laurea sia triennali che Magistrale. E’ il momento degli allarmi lanciati da Sindacati ed Ordine sulla futura ,certa, carenza di Medici in specie dei Medici di Famiglia; è il momento in cui si profetizza quello che già accade in molte Regioni del Nord e cioè l’arrivo di Medici da vari Paesi, in specie dall’Est Europeo.

Ma per alcuni, direi giustamente, aldilà di facili allarmismi è anche il momento di chiarire ancor meglio quali siano le competenze di tutte le figure che si “agitano” nel Mondo Sanitario ed è chiaro a tutti che oggi la figura dell’Infermiere Laureato non trova più adeguato il vecchio “mansionario”. La Commissione Salute delle Regioni,coordinata dal Veneto , ha elaborato una bozza di accordo sull’implementazione e lo sviluppo delle competenze infermieristiche, che dovrà essere approvata poi dalla Conferenza Stato -Regioni.

In particolare la novità più importante riguarda la formazione allo scopo di attuare la figura dell’infermiere specialista che dovrà ,ovviamente, essere perfezionata in sede MIUR (Ministero Istruzione,Università e Ricerca);si prevedono sei aree di specializzazione e cioè area cure primarie-servizi territoriali-distrettuali; area intensiva e dell’emergenza-urgenza;Area Medica; Area Chirurgica;Area neonatologica e pediatrica; Area salute mentale e dipendenze.

Al momento non è previsto l’elenco delle competenze cioè si è evitato di rielaborare il vecchio mansionario in attesa che gli Accordi possano poi prevedere” chi fa che cosa” e quali funzioni siano attribuibili alle nuove professionalità formate.

Facile prevedere confusione e è altrettanto ovvio dire che occorre sgombrare la mente da vecchi steccati e provare a lavorare per andare oltre nel miglioramento dell’assistenza con i numeri e le disponibilità legate all’oggi dell’Università che non è più quella nostra, di certo pletorica ma di certo più selettiva di quella attuale.

Già da oggi per esempio in alcuni DEA l’infermiere usa l’ecografo ,strumento di uso comune nella diagnostica di base, che per necessità nell’emergenze e nelle accettazioni non può sottostare alle carenze di specialisti o anche di medici ; l’accordo recita che lo sviluppo delle competenze e delle responsabilità debba avere come riferimento le norme deontologiche, le disposizioni normative ed amministrative relative ai contenuti dei profili professionali e agli ordinamenti formativi universitari, nonchè le scelte di programmazione nazionale e regionale,per migliorare la presa in carico della persona, la continuità assistenziale fra ospedale e territorio, il governo dei bisogni assistenziali,sanitari e socio-sanitari delle persone, delle famiglie e della comunità assistita.

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