Serre al gelo, Reset Vittoria chiede al Governo regionale di concretizzare le promesse

In questi giorni abbiamo assistito ad un irrigidimento delle temperature non indifferente, ogni anno nel periodo invernale gli Imprenditori Agricoli restano inermi al volere del fato, soprattutto le aziende meno evolute, senza impianti di riscaldamento e/o senza antigelo* “che riescono a tamponare qualche intemperie”, *purtroppo c’è da considerare che le risorse economiche in agricoltura per gli Imprenditori sono sempre ad dir poco *“limitate”*, quindi sopperire a quanto non è facile e da tutti.
Alessandro Mugnas dell’Associazione Politica Reset Vittoria dichiara:* Il periodo invernale per gli Agricoltori Siciliani è sempre una quotidiana paura e si spera d’essere fortunati e scamparla, ma si sa la fortuna in questi casi non può sempre aiutare e soprattutto in agricoltura è diventata una costante produrre in balia di essa.*
Non esistono scudi, non esistono paracaduti, ma solo l’incolmabile incertezza che, se ti va bene puoi sopravvivere, altrimenti sei destinato a perire. Siamo a conoscenza che l’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura *“Condotta Agraria”* sta iniziando a raccogliere i dati sui danni avvenuti a causa delle gelate nei territori in causa, ma ci chiediamo, finirà come sempre? Questo per un’azienda agricola è il knockout, dopo aver superato annate con danni da grandine, vento, alluvioni, finirà come il Ciclone Athos?? Considerando che il vero danno da freddo uscirà tra qualche settimana, perché anche se le colture non risultano gelate, il “vero” danno recato con queste temperature è inevitabilmente estremo, le colture crolleranno man mano che la fotosintesi cercherà di riattivarsi, ma troverà un metabolismo delle piante e un apparato radicale “totalmente intaccato” dagli sbalzi termici, non potendo più avere il massimo della resa per coltura, ma questi non sono danni visibili nell’immediato, e quindi non quantificabili, eppure ci sarà un mancato incasso che colpirà economicamente tutte le aziende, e soprattutto ogni fornitore delle medesime!!
*Ogni anno centinaia di aziende – continua Mugnas – vengono colpite da intemperie, ma codeste restano sole “abbandonate” dalle Istituzioni e dalla politica che, le nomina solo in periodo elettorale, lasciandole morire pian piano nei loro danni che si trasformano in debiti, insoluti, in protesti e decreti ingiuntivi, lasciandole morire nel silenzio di tutti. *
Stavolta non intendiamo rimanere zitti, ci ritroviamo un nuovo Governo Regionale e un altrettanto Governo Nazionale che negli anni hanno contestato l’operatività dei precedenti di non essere stati capaci di aiutare il settore agricolo. Bene….adesso ci siete Voi e invochiamo la Vostra operatività per produrre una moratoria su tutte le passività aziendali, anche con gli Istituti di credito del territorio che, bene poco importa se a un’azienda serve una dilazione di pagamento o credito per non morire!!
Si intervenga anche con loro, visto che negli anni si sono attaccati i governi precedenti per aver aiutato le banche, ed ora il governo nazionale continua l’iter come con “Banca Carige”, intervenendo lo Stato in soccorso, ma a tutte le aziende inerenti l’indotto agrario “e non parlo solo di aziende agricole, ma anche commerciali”.
Chi penserà a loro? Dove sono gli interventi, gli aiuti? Io che vivo da sempre la Città di Vittoria, la cui economia principale e fulcro di sviluppo dell’intera superficie territoriale deriva dall’agricoltura, vedo soffrire da anni tutte le attività di reddito, considerando che morendo l’agricoltura e i Produttori, *muore un’intera città *e questo immagino valga per molte città della fascia trasformata siciliana.
Adesso – conclude – assisteremo alle *solite uscite* di solidarietà e proposte che mai porteranno a qualcosa di concreto “come quella dell’Ass.Reg. Edy Bandiera o quella precedentemente fatta, senza nessun riscontro, dal Presidente Regionale Nello Musumeci in visita a Vittoria”, dimenticando che l’indotto agricolo non ha più bisogno di ricevere solidarietà, ma fatti concreti che possano portare il più lontano l’orribile fine ormai imminente…perchè se affonda l’agricoltura, affonda un’intera regione!!

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