SERGIO GUASTELLA VINCE LE PRIMARIE DEL PD

E’ Sergio Guastella il vincitore delle primarie per la candidatura a sindaco della Città da parte del Pd e probabilmente di una lista di centro sinistra che vedrà in lizza anche la Sel e la Fed. Lo scarto di voti  “dell’avvocato” è stato notevole (quasi il doppio) “del direttore” Nino Barrera, ambedue artefici di una lotta serrata ma leale e corretta che valorizza lo stile di una strategia democratica adottata dal Pd per esprimere il candidato voluto dal Popolo a contrastare il cammino di Dipasquale che resta il candidato del centro destra anche se cammin facendo ha perso pezzi di sostenitori come l’Mpa e come sarebbe dovuto avvenire anche con le forze del polo di centro se non avessero avuto la deroga da parte di Palermo e Roma.

Ma torniamo a Guastella che secondo noi ha vinto perché leggermente più esponente della società civile ed anche perché più appoggiato dai maggiorenti del partito che hanno voluto così uscire dalle “secche” dell’appartenenza vera e propria ad una forza politica e quindi disporre di un elemento più aperto rispetto alla rigorosa appartenenza potendo in tal modo quindi pescare fra gli strati della popolazione un tantino meno schierata. Le duemila preferenze circa di Guastella rispetto alle 800 di Barrera la dicono lunga sul come il successo sia stato pieno ma va dato atto e tanto rispetto a Barrera per aver condotto una battaglia democratica, quasi in prosecuzione del grande lavoro che egli ha svolto in Consiglio comunale forse il più temibile consigliere che ha messo parecchio in difficoltà la maggioranza con suoi atti puntuali, ficcanti, precisi e obiettivamente importanti.

Pensiamo che da oggi anche Barrera farà la sua battaglia per vincere appoggiando in tal modo Guastella che con la sua intelligenza, la sua calma ed il suo coraggio, (si coraggio) perchè alla valanga del centro destra egli frappone calma, progettualità, coerenza anche con il suo passato politico e capacità organizzativa che potrebbe anche fare scattare la sorpresa. Ma da oggi tutti devono lavorare sodo, mettendo da parte qualsiasi piccola frizione del passato e considerare che la prima vittoria il Pd l’ha già imcamerata: Quella della democrazia!

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