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Sequestro e sparatoria a Scicli, condannati 4 minori e un maggiorenne: pene per 40 anni di carcere
17 Ott 2025 10:35
Una parte del procedimento che riguarda la sparatoria al villaggio Jungi di Scicli e il rapimento di un 19enne avvenuti il 20 giugno del 2024 si è già conclusa in primo grado. È quello a carico di 4 minori e che si è tenuto davanti al Tribunale per i minorenni di Catania. Condanne severe: 8 anni e 11 mesi per uno del gruppo, per gli altri tre, 7 anni e 8 mesi. I fatti avvennero il 20 giugno del 2024 quando al quartiere Jungi si registrò quello che era apparso come uno scontro tra bande rivali. Colpi di pistola, un fuggi fuggi, il sequestro di un ragazzo. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti – i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale assieme ai colleghi della compagnia di Modica e della stazione di Scicli fecero un gran lavoro di intelligence – ricostruirono il movente e arrivarono fino al covo con la collaborazione dei reparti speciali dei carabinieri e del comando di Siracusa.
Cosa avvenne
Un 19enne era stato rapito e tenuto in ostaggio; la questione, secondo quanto ricostruito, riguardava il mancato pagamento di una partita di droga. Lo scontro avvenne tra un gruppo composto da giovani ventenni di origine modicana e sciclitana, tra cui c’erano due ragazzi che erano riusciti a farsi consegnare da alcuni coetanei siracusani circa 4 chili di hashish. Avrebbero dovuto dare loro circa 15.000 euro che non avevano corrisposto e ne era scaturita una violenta ritorsione da parte della banda dei siracusani. I siracusani fecero quindi una spedizione a Scicli: intercettata la banda avversaria e dopo avere fatto fuoco avevano appunto sequestrato uno di loro, il diciannovenne. Subito i militari dell’Arma avevano individuato un ventenne residente a Modica e di origini nordafricane che si era impossessato della droga – recuperata e sequestrata – e che venne arrestato.
Il blitz a Siracusa
Il covo dove era tenuto il 19enne sequestrato, anch’egli residente a Modica, e di origini nordafricane, venne individuato il giorno successivo alla sparatoria, in un’abitazione popolare vicino a piazza Santa Lucia a Siracusa. Il gruppo voleva la restituzione della droga o il pagamento del corrispettivo.
La liberazione dell’ostaggio
Nella abitazione aveva fatto irruzione il Gruppo di Intervento Speciale dei Carabinieri con sede a Livorno che aveva liberato l’ostaggio con il supporto delle Aliquote di Primo Intervento di Catania, di personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sigonella e della componente territoriale dei militari dell’Arma di Ragusa e Siracusa, arrestando nel frangente, un siracusano allora minorenne ma prossimo alla maggiore età, che sotto minaccia, compiuta grazie anche alla disponibilità di un’arma, aveva trattenuto il 19enne modicano contro la sua volontà.
Il processo
Sono tre le persone finite a processo davanti alla Corte di Assise di Siracusa; due italiani e uno straniero. Un altro soggetto ha richiesto di essere giudicato con rito abbreviato.
La condanna in abbreviato
Il gip del Tribunale di Catania ha condannato ad 8 anni di reclusione Francesco Mollica, 20 anni, siracusano, coinvolto nell’inchiesta per sequestro di persona a scopo di estorsione e detenzione e porto di arma da fuoco aggravati in concorso. Il pm aveva chiesto la condanna a 12 anni di carcere.
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