Scicli: riqualificazione e sicurezza in piazza Italia e largo Gramsci

Commercianti, esercenti, professionisti e cittadini non rimarranno soli. Riflettori puntati su piazza Italia e largo Gramsci, due aree che sembrano separate ed invece rappresentano un unicum urbanistico il cui cuore pulsa a mille per fare diventare questa zona del centro storico di Scicli l’anima della città. L’assessore al turismo Peppe Puglisi ci sta provando e non è cosa da poco visto lo stato di abbandono che negli anni si è registrato fra piazza Italia e largo Gramsci. Stamattina riunione a palazzo di città con al tavolo oltre che all’assessore Puglisi anche i componenti del Comitato largo Gramsci e la sua presidente, Antonella Pirrè, oltre ad alcuni rappresentanti di categoria del settore commercio.

C’è tanto da fare per questa parte del centro cittadino.

Ampia la gamma degli argomenti affrontati. Tutti volti a dare benessere alla città ed a questa parte del centro storico. Perchè di centro storico si deve parlare visto che la fisionomia di nuovo viene dalla copertura del torrente Modica-Scicli che ha permesso di recuperare questo grande spazio urbano. “Abbiamo parlato di riqualificazione, sicurezza, videosorveglianza, pulizia, manutenzione del verde, spostamento della fiera mercato del sabato pomeriggio, della sistemazione della bambinopoli, dei cestini per la raccolta differenziata, la segnaletica e degli eventi da organizzare in piazza Italia – spiega l’assessore Peppe Puglisi – sono argomenti che la maggioranza aveva messo già in agenda prima di andare ad amministrare. C’è molto da fare, c’è soprattutto la necessità di ascoltare i soggetti che operano in questa parte della città, c’è la consapevolezza che il futuro di Scicli passa attraverso il confronto. Stiamo muovendo i primi passi ma è chiaro che ci troviamo in sintonia con i soggetti che reclamano azioni concrete in questa piazza che attraversa metà del centro storico”.

La sicurezza è una necessità primaria

Da mesi la locale Tenenza dei carabinieri ha attenzionato l’area con servizi capillari di controllo a persone e cose. Un deterrente che sta mostrando i suoi frutti. L’attenzione dei militari ha un significato importante. Vuole lanciare un messaggio: lo Stato c’è, non lascia soli lavoratori e professionisti. Anzi con i servizi costanti di controllo già effettuati e quelli che verranno si pongono le basi per dare sicurezza a questa parte della città che non vuole la partecipazione alla vita attiva della città.

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