Schembari e Menestrina primi alla Monterosso Trail

Se in molte regioni italiane la domenica (e le gare previste…) è passata sotto l’acqua, alla terza edizione del Monterosso Trail hanno potuto godere per fortuna di un bellissimo sole autunnale, che ha salutato il recupero della gara inserita nel Trail Sicilia Challenge. Sole che ha contribuito alla piena riuscita della manifestazione disputata in un contesto diverso dal solito, dettato dai protocolli anti-pandemia, quindi con partenze a cronometro per affrontare i 20 km del percorso.

A Monterosso Almo il più veloce in questa prova così diversa dal solito è risultato Vincenzo Schembari (Atl.Padua) che ha completato la gara in 1h37’30”, precedendo di 37” Daniele Sammatrice (Uisp Santa Croce), reduce dal successo nel Randello Trail, molto più lontano Raffaele Calvo (Running Modica) che ha chiuso a 9’23”. La società organizzatrice, l’Asd No al Doping, ha piazzato ben 5 atleti fra i primi 10 e contava di cogliere il successo pieno fra le donne, ma qui è spuntata Simonetta Menestrina (Atl.Trento) che ha dominato la prova in 2h01’24”, seconda posizione per Maria Silipigni (Asd Torrebianca) in 2h32’19” e terza Simona Casabene (Asd No al Doping) che ha chiuso in 2h35’25”. Hanno concluso la gara in 107 corridori, ai quali vanno aggiunti un’ottantina di partecipanti per la prova walking non agonistica.

La prova, allestita dall’Asd No al Doping in collaborazione con l’Uisp Comitato degli Iblei e il Comune di Monterosso Almo (in particolare nella persona del vicesindaco, la prof.ssa Giaquinta), era in convenzione con la Fidal.

Fondamentale il contributo all’allestimento della corsa che è arrivato da Carabinieri, Protezione Civile, Croce Blu, l’Azienda Foreste Demaniali e un grazie particolare va a Marco Noto, atleta con la passione del trail dietro la cui spinta si è potuto organizzare un evento che ha permesso a molti di scoprire incantevoli angoli del parco Canalazzo, teatro della corsa. La gara era prevista in settembre, ma come quasi tutte le altre del Trail Sicilia Challenge era stata annullata, gli organizzatori ragusani non hanno però mai smesso di crederci e l’entusiasmo visto negli occhi dei partecipanti è stato il miglior premio di una giornata che in tantissimi conserveranno caramente nella memoria.

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