Sabato sarà presentato a Scicli il restauro del Crocifisso ligneo di fine Cinquecento

Appuntamento alle 19.45 nella chiesa Madre San Guglielmo per la presentazione del restauro eseguito sul Crocifisso ligneo di fine XVI° secolo. Previsti i saluti del parroco Sac. Giovanni Lauretta. A seguire gli interventi del vescovo di Noto, Mons. Salvatore Rumeo sul tema “Si fece buio su tutta la terra”, del critico d’arte Paolo Nifosi su “Un Crocifisso del XVI sec: il suo restauro e la sua importanza religiosa e artistica” e della ditta restauratrice “Kermes” su “Il Cristo ritrovato”.

Il restauro, iniziato nel mese di luglio dello scorso anno, è stato realizzato con la formula del laboratorio aperto.

Custodito da più di un secolo nella chiesa Madre Sant’Ignazio dopo il trasferimento dalla chiesa di San Matteo, sul colle omonimo, ai tempi della sua chiusura, è stato restaurato dagli esperti della ditta Kermes grazie ad una famiglia benefattrice che si è fatta carico del restauro. Agli interventi hanno potuto assistere anche persone esterne e visitatori.

Il Crocifisso è stato trasferito, così come tutti gli arredi della chiesa di San Matteo, giù dal colle a fine Ottocento allorquando lo Stato ha incamerato i beni ecclesiastici.

“La chiesa allora venne acquisita dal Comune di Scicli – spiega il vicario foraneo, don Ignazio Lachina – successivamente vennero trasferiti tutti gli arredi, il corpo di San Guglielmo, il Santissimo, il fonte battesimale, le Statue, i quadri, la Pala dell’altare maggiore. Il Crocifisso è bellissimo e di grande interesse artistico. Bene il restauro che potremo ammirare, nel risultato finale, nella presentazione del lavoro svolto”.

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