Rubavano in appartamenti a Ragusa Ibla, scoperti dai Carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Ragusa Ibla, alle prime luci dell’alba hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare di obbligo di dimora emesso dal GIP del Tribunale di Ragusa su richiesta del Pubblico Ministero Dott.ssa Botti per i reati di *furto aggravato, concorso formale, reato continuato.*
L’operazione ha condotto all’emissione delle misure cautelari di obbligo di dimora nei confronti di:
– CANOTTO GIOVANNI classe ‘96, pregiudicato, di Gela, attualmente detenuto;
– INGEGNOSO VINCENZO classe ’96, pregiudicato, di Gela;
– MELI GABRIELE classe ’98, pregiudicato, di Vittoria;
L’attività d’indagine iniziò nell’aprile 2017 a seguito di un tentativo di furto avvenuto nel centro di Ragusa Ibla. Nello specifico la banda criminale, dopo aver individuato l’abitazione, tentava di accedere all’interno, tramite effrazione di una finestra. Tuttavia, i soggetti venivano messi in fuga dai vicini di casa che, sentiti i rumori, li beccavano in flagranza. La banda era solita prendere di mira le abitazioni del quartiere di Ibla, infatti individuata una seconda abitazione, tentavano di introdursi all’interno, forzando la porta d’ingresso, ma, a seguito dei rumori prodotti dai proprietari che si trovavano in casa, venivano messi in fuga. Con le stesse modalità, riuscivano ad introdursi in un’altra abitazione e ad asportare diversi monili, bancomat, e la chiave di un’autovettura. Ognuno di loro aveva uno specifico compito: due si occupavano di forzare porte e finestre mentre l’altro si assicurava che le operazioni avvenissero senza essere osservati o disturbati.
Ad incastrarli le indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di Ragusa Ibla che, con intuito investigativo e tenace perseveranza, acquisivano e analizzavano le diverse riprese di video sorveglianza della zona fino a giungere all’individuazione dei soggetti.
Il Giudice per le indagini preliminari, concordando con le richieste del Pubblico Ministero, rassegnate dai Carabinieri di Ragusa ha emesso l’odierna misura cautelare.

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