ROSALBA BENTIVOGLIO, LA VOCE JAZZ CHE INCANTA

30 Lug 2011 10:58

La serata di ieri sera nello splendido scenario di Poggio del Sole è stato dedicato al secondo appuntamento della rassegna “E..state in Arte”. Uno spettacolo degno di nota in cui la calda voce di Rosalba Bentivoglio ha contrappuntato le emozioni nascoste di una serata dal cielo stellato nella cornice delle campagne del ragusano, per ascoltare la ricchezza delle sonorità jazz di mostri sacri come Ellington, Evans e Davis o stupirsi al ripetersi delle note struggenti di grandi compositori come Gershwin e Arlen. La Bentivoglio è un’artista raffinata ed esigente, capace di reinterpretare i classici con le influenze e le cadenze della musica contemporanea, una dominatrice dei suoni e delle atmosfere.

Ascoltati da un pubblico attento, entusiasta, coinvolto, Bentivoglio e il suo quartet, Alberto Alibrandi al pianoforte, Carmelo Venuto al contrabasso, Picci Nicosia alla batteria e Samir Guarrera al sassofono soprano e tenore, hanno creato un’atmosfera delicata, timbricamente equilibrata, con chiaroscuri ben dosati, capaci di imprimere input immaginativi che rappresentano la ricchezza del jazz in chi lo ascolta con cognizione di causa. La scommessa del maestro Giovanni Cultrera, direttore artistico di “E..state in musica”, la sezione musicale del cartellone in programma per tutto il periodo estivo a Poggio del Sole organizzato con il supporto di “Freetime Events”, è stata pienamente vinta non tanto per l’indiscutibile valore dell’artista quanto per la presenza di un pubblico che ha saputo percepire la qualità dell’offerta sino ad immedesimarsi con la stessa.

“Un artista a tutto tondo – ha commentato il presidente nazionale dell’Agimus, Giuseppe Basile, che si sta occupando dell’organizzazione del cartellone a Poggio del Sole – che ci ha permesso di garantire un esordio di grande livello per la sezione in musica. E le sorprese, con le proposte di qualità, non sono certo finite. Anzi, l’appuntamento di ieri ha rappresentato un gustoso antipasto, per utilizzare una metafora, rispetto agli altri succulenti piatti già in fase di preparazione”.