RIVOLTA AL CENTRO DI PRIMA ACCOGLIENZA. 15 ARRESTI A POZZALLO

Giornata decisamente movimentata al Centro di Primo Soccorso ed Assistenza di Pozzallo. Alle prime luci dell’alba 60 cittadini extracomunitari tunisini, trasferiti nei giorni scorsi da Lampedusa, hanno messo a ferro e fuoco la struttura nel tentativo di fuggire. Nel timore di un rimpatrio, per tentare la fuga hanno devastato gli alloggi e si sono arrampicati sul tetti, da dove hanno lanciato lastre di parquet e profilati in allumino contro le forze dell’ordine. Una vera e propria guerriglia. Nei tumulti, quattro poliziottii ed un carabiniere sono rimasti contusi e sono stati medicati al più vicino nosocomio, dove sono stati giudicati guaribili in pochi giorni.

Solamente nel tardo pomeriggio di oggi, dopo accurati accertamenti volti all’individuazione dei soggetti più facinorosi, il personale della Squadra Mobile di Ragusa unitamente ed in sinergia ai Militari dell’Arma dei Carabinieri di Modica e della Guardia di Finanza di Modica e Pozzallo, ponevano in stato di arresto quindici cittadini tunisini. I soggetti in questione sono ritenuti responsabili dei reati di devastazione e saccheggio nonché di resistenza e violenza verso i tutori delle Forze dell’Ordine presenti nel Centro di Accoglienza di Pozzallo per servizio di ordine pubblico e che nell’esercizio delle loro funzioni cercavano di sedare i disordini dagli stranieri provocati. 

Per i quindici tunisini si sono immediatamente aperte le porte delle Case Circondariali di Modica, Ragusa e Caltagirone a disposizione delle autorità competenti.

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